Bellusco, 25 anni di Falcone e Borsellino

Il paese ha celebrato il 25esimo anniversario di intitolazione della scuola secondaria.

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Bellusco, 25 anni di Falcone e Borsellino. Sabato mattina tutto il paese ha celebrato il 25esimo anniversario di intitolazione della scuola secondaria. Alla presenza delle massime cariche di Bellusco e Mezzago, delle Forze dell'ordine, degli Alpini e di alcuni ragazzi provenienti da Corleone, gli studenti belluschesi hanno ricordato le figure dei due magistrati uccisi dalla mafia nel 1992.

Un tuffo nel passato

Guidati dalla professoressa di lettere Tiziana Loffredo, i ragazzi hanno letto alcune delle frasi più rappresentative pronunciate da Falcone e Borsellino. Al loro fianco le sinfonie proposte dagli alunni dell'indirizzo musicale, che hanno intervallato gli interventi delle autorità presenti. A cominciare da quello di Gianpiera Vismara, sindaco di Bellusco nel 1993.

"Siamo stati la prima scuola in Italia a intitolare il proprio nome a quelli di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino - ha ricordato - Era il 13 giugno del 1993. All'inaugurazione erano presenti numerose personalità di spicca, compreso Salvatore Borsellino, fratello di Paolo. Dopo i drammatici attentati avevamo proposto all'Amministrazione comunale dell'epoca di poter procedere all'intitolazione e trovammo grande entusiasmo ed è bello vedere tanta partecipazione anche oggi".

La parola è quindi passata all'attuale preside della scuola, Nora Terzoli, che ha letto alcuni passi di un brano scritto da don Ciotti e sottolineato l'importanza dell'impegno e del sacrificio nella vita di tutti i giorni. Non poteva mancare il sindaco di Bellusco Roberto Invernizzi, affiancato anche dal primo cittadino di Mezzago Giorgio Monti:

"Venticinque anni fa è stata fatta una scelta molto significativa - ha dichiarato il primo cittadino belluschese - Intitolare una scuola a Falcone e Borsellino non è la stessa cosa di dedicare loro una via o una piazza. Per questo motivo spero e credo che gli alunni, quando entrano in aula tutte le mattine, possano sentire qualcosa di particolare".

I ragazzi di Corleone a fianco di quelli di Bellusco

Presenti alla celebrazione anche i ragazzi della delegazione del Cidma, il Centro Internazionale di Documentazione sulla Mafia e Movimento Antimafia di Corleone. Dopo aver incontrato gli studenti nelle classi durante la giornata di ieri, i giovani corleonesi hanno raccontato a tutti i presenti l'esperienza di vivere a stretto contatto con la mafia.

"A Corleone sappiamo di poter entrare in un bar e incontrare un mafioso, oppure di essere in classe con suo figlio - hanno spiegato i ragazzi - Per questo motivo siamo costretti a fare delle scelte. Sappiamo chi ci troviamo di fronte tutti i giorni, mentre qui al Nord le cose sono differenti. Per fortuna però le cose stanno cambiando in meglio e anche la nostra associazione è cresciuta molto negli ultimi anni. A volte a Corleone ci vedono come dei folli, ma la verità è che noi dovremmo essere la normalità. Ed è per questo che ci battiamo".

A concludere la mattinata ci hanno pensato ancora una volta gli studenti della scuola secondaria, che hanno cantato il brano di Fabrizio Moro "Pensa".

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