Benedetta Tobagi a Monza, un viaggio tra inclusione e xenofobia nelle scuole primarie

L'incontro si è tenuto giovedì l'altro nell'auditorium del Mosè Bianchi.

Benedetta Tobagi a Monza, un viaggio tra inclusione e xenofobia nelle scuole primarie
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Benedetta Tobagi a Monza, un viaggio tra inclusione e xenofobia nelle scuole primarie. L'incontro si è tenuto giovedì l'altro nell'auditorium del Mosè Bianchi.

Benedetta Tobagi

Ha fatto un viaggio tra le scuole primarie italiane per scoprire se le classi multiculturali siano una risorsa oppure un «limite», raccogliendo interviste, ricostruendo storie, recuperando testimonianze che sono confluite tutte in un unico volume presentato ai cittadini monzesi giovedì sera nell’auditorium del «Mosè Bianchi».
L’ultima fatica letteraria di Benedetta Tobagi figlia di Walter, il noto cronista del Corriere della Sera assassinato il 28 maggio del 1980 a Milano da Marco Barbone, Mario Marano, Paolo Morandini, Daniele Laus, Francesco Giordano e Manfredi De Stefano, componenti della «Brigata XXIII marzo», fazione terroristica di sinistra. «La nostra scuola ha una tradizione di apertura verso il territorio - ha spiegato il dirigente scolastico del “Mosè Bianchi”, Guido Garlati - A Monza e in tutta la Provincia ci sono tanti edifici scolastici di diverse dimensioni, noi come istituto abbiamo il serale che ci permette di usufruire del personale per mettere a disposizione della cittadinanza alcuni spazi. Questo perché per noi la cultura è importante e vogliamo promuoverla di giorno con la scuola e anche di sera con eventi come questo. La sala piena è un bellissimo segnale, ma non ci interessa il numero di persone che prende parte agli eventi: quello che conta è dare ai cittadini spazi per vivere e godere di momenti intensi».

"Ripensiamoci"

L’iniziativa di giovedì rientra nell'ambito del ciclo di incontri «Ripensiamoci» con la scuola e la città, l'impegno di insegnare e di imparare. Si tratta, in altre parole, di proporre riflessioni sui compiti e sui problemi della scuola e su come affrontarli, a cura dell'associazione «Novaluna» con il patrocinio del Comune. «I cambiamenti sempre più veloci, rendono difficile una concomitante efficace accettazione, anzi, creano disagio, dubbi e paure irrazionali - hanno spiegato gli organizzatori - L’autrice è andata a vedere cosa succede nelle scuole primarie: un viaggio che comincia ad Amatrice e percorre tutto il perimetro dello stivale, da Roma a Torino, da Brescia a Palermo e restituisce un'esperienza umana straordinaria, rivelando tutta la ricchezza emotiva e culturale che le classi multietniche stanno portando al sistema scolastico italiano. Crescere e studiare in una classe mista permette di conoscere una porzione di mondo più grande: così uno dei momenti più attesi è la condivisione di storie legate al proprio Paese d'origine e si impara a fare tesoro della diversità». Ad aprire la serata è stata una breve esibizione musicale dei giovani studenti del comprensivo di Carnate, che ha proposto ai presenti un brano musicale interattivo, composto di musica e canto. Poi, dopo i saluti istituzionali è intervenuta l’autrice del libro, Benedetta Tobagi, per riassumere in breve l’esperienza che l’ha vista protagonista e che l’ha portata a contatto con realtà diversificate lungo tutta la Penisola. «Non è sempre facile entrare nelle scuole - ha spiegato - Sono partita da Brescia. Lì, un “caso” nazionale della primaria senza italiani mi ha fatto capire quanto si dovesse approfondire l’argomento dell’integrazione, dell’inclusione, della multiculturalità, in un quadro politico nazionale e internazionale che sempre più si sta orientando verso la xenofobia».

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