Polo del volontariato

Bernareggio: il Comune punta a realizzare una nuova casa per tutte le associazioni

Il progetto è stato presentato per un bando promosso da Regione Lombardia attraverso cui sarebbe possibile recuperare i finanziamenti necessari

Bernareggio: il Comune punta a realizzare una nuova casa per tutte le associazioni
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Bernareggio: il Comune punta a realizzare una nuova casa per tutte le associazioni. Il progetto, iscritto a un bando promosso da Regione Lombardia, riguarda una parte dello stabile della "Casa del Popolo".

Bernareggio: il Comune punta a realizzare una nuova casa per tutte le associazioni

Una nuova dimora per le associazioni e i volontari di Bernareggio sulle ceneri di una porzione inutilizzata della «Casa del Popolo». A «regalarla» potrebbe essere direttamente Regione Lombardia, pronta a erogare una serie di finanziamenti utili a sostenere i Comuni del territorio in progetti di rigenerazione urbana con l’obiettivo di recuperare aree o immobili dismessi e degradati. In quest’ottica, l’intenzione dell’Amministrazione comunale è appunto quella di mettere mano ad alcuni locali che fino a una dozzina di anni fa erano parte integrante della sede della Cooperativa del Popolo, ovvero un immobile sito in via Caglio Viganò di proprietà comunale e attualmente non più utilizzato dal sodalizio, che infatti ne aveva ceduto la gestione.

Il progetto "quadrilatero"

Il progetto, già presentato agli uffici competenti del Pirellone, prevede un massiccio intervento di manutenzione al fine di trasformare lo stabile in una nuova «Casa del Volontariato».

«L’ipotesi è proprio quella di poter dare ambienti migliori alle realtà che oggi sono dislocate in diversi punti di Bernareggio - spiega il sindaco Andrea Esposito - In questo modo verrebbero definite in maniera più adeguata anche altre situazioni. Penso ad esempio alla struttura di via Dante, dove oggi convivono gli ambulatori medici e alcune associazioni. Con il trasferimento di queste ultime, si verrebbe a creare un polo interamente dedicato alle tematiche sanitarie, con l’eventuale ampliamento dei locali per i dottori».

Il progetto assume una grande valenza per il tessuto sociale perché, qualora dovesse andare in porto, in paese si verrebbe a creare un quadrilatero costruito su quattro poli. Oltre a quello associativo e sanitario, infatti, il Comune ripone grandi aspettative nella costituzione di uno spazio dedicato alla cultura (previsto in Palazzo Landriani) e ai giovani, attualmente in programma nell’ex locale utilizzato in passato dalle Poste in via Mazzini. Il condizionale è però d’obbligo, visto che l’intero castello si fonda sul via libera dei contributi a fondo perduto da parte della Regione. La graduatoria del bando non verrà diramata prima di giugno.

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