Bimbi vittime delle mafie: a Besana gli studenti liberano in cielo centinaia di palloncini VIDEO
i ragazzi hanno liberato in cielo centinaia di palloncini in loro memoria.
Nel centro di Besana Brianza ieri mattina gli studenti delle scuole medie Aldo Moro e Don Carlo San Martino si sono ritrovati in piazza per ricordare i bimbi vittime delle mafie. E hanno liberato centinaia di palloncini in loro memoria.
Bimbi vittime delle mafie: a Besana gli studenti ricordano
"C'è una classe in Italia piena di banchi vuoti. Per il resto somiglia a qualsiasi classe del nostro Paese. Ma quei banchi, purtroppo sono vuoti". Con queste parole il sindaco dei ragazzi di Besana, Simone Radaelli, ieri ha voluto sottolineare l'importanza di non dimenticare le piccole vittime delle mafie. Bambini e ragazzi che, nel corso degli ultimi anni, sono rimasti vittime di agguati di mafia, camorra, ndrangheta.
Il libro di don Ciotti per non dimenticare
Fatti drammatici che non possono essere dimenticati e che gli studenti di Besana in queste ultime settimane hanno approfondito leggendo il libro “Le classi dei banchi vuoti” di don Luigi Ciotti.
Nove storie di bimbi e ragazzi che hanno perso la vita o perché bersagli di vendette e ritorsioni, o perché capitati per caso in mezzo a un regolamento di conti. I loro nomi sono stati scritti sui palloncini e lanciati in cielo ieri mattina nel corso dell'iniziativa, pensata dal Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi, in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Lo slogan
"La mafia uccide. Il silenzio pure. Io non ci sto" è lo slogan che tutti gli studenti hanno urlato in piazza un attimo prima di liberare in cielo i palloncini. Un gesto simbolico, seguito da un lungo applauso che ha coinvolto anche i tanti passanti presenti nel giorno di mercato in piazza Eugenio Corti.
Ecco il video
Grande partecipazione
All'iniziativa hanno preso parte anche i coetanei dell’istituto “Don Carlo San Martino di Rigola”, i rappresentanti di “Libera” e del Comitato genitori. Oltre al Consiglio di istituto, l'Ufficio scolastico provinciale, Unicef e il Comune con il suo primo cittadino Sergio Cazzaniga.