Operazione Icaro

Blitz della Polizia nei giardinetti dello spaccio di via Artigianelli

Contestate un totale di oltre 2.500 tra cessioni e detenzioni di sostanze stupefacenti

Pubblicato:
Aggiornato:

La Polizia di Stato della Questura di Monza, con il coordinamento della Procura della Repubblica, ha effettuato un blitz nei giardini dello spaccio di via Artigianelli, a Monza.

Blitz della Polizia di Stato

Una vasta operazione che è cominciata ieri, mercoledì 15 febbraio 2023, alle 16  con arresti e perquisizioni nei confronti dei componenti di un sodalizio composto da cittadini marocchini e nigeriani che nel centro di Monza, nel parchetto compreso tra la via Artigianelli e via Gramsci, avevano costruito una vera e propria “centrale dello spaccio” di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marjuana.

Un centinaio gli agenti coinvolti

Un centinaio gli agenti della Polizia di Stato, diretti dalla Squadra Mobile della Questura di Monza, con l'ausilio dell'unità cinofila, hanno eseguito 13 misure cautelari, di cui 8 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 5 divieti di dimora nel comune di Monza, provvedimenti disposti dal gip del Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica di Monza, oltre a perquisizioni e sequestri.

L'indagine Icaro

L’indagine della Squadra Mobile della Questura di Monza, denominata “Icaro” è stata avviata nel gennaio 2022 e ha consentito di delineare l’esistenza di un ben articolato sodalizio composto da persone di origini marocchine e nigeriane - molti dei quali richiedenti asilo - che avevano impiantato nel centro città una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti tipo cocaina, hashish e marjuana, così come documentato dalle riprese delle telecamere della polizia scientifica posizionate in prossimità delle panchine e dalle intercettazioni telefoniche tra gli stessi spacciatori ed i clienti.

Il giardinetto dello spaccio

Gli spacciatori avevano di fatto sottratto alla collettività il giardino pubblico di via Gramsci/via Artigianelli trasformandolo anche questa volta in una vera “piazza di spaccio”.

Sul giardino pubblico, infatti, gli indagati esercitavano un vero e proprio controllo del territorio, presidiandolo ogni giorno in numero di almeno 20, bivaccando sui giochi per i bambini installati all’interno, monitorandone gli accessi e, all’occorrenza, usando anche una spregiudicata violenza per regolare i conti sia all’interno del gruppo, che con soggetti esterni, come testimoniato sia dai numerosi esposti presentati alle autorità dai residenti della zona, sia dai frequenti interventi delle pattuglie di polizia per episodi di ferimenti.

17 indagati

Il totale degli indagati dell’indagine “Icaro” ammonta a 17 soggetti, dei quali 8 destinatari di misura cautelare in carcere e 5 della misura cautelare del divieto di dimora nel territorio del comune di Monza: il procedimento si trova in fase di indagine preliminare e le responsabilità penali verranno accertate all’esito del giudizio.

Sono 12 cittadini originari della Nigeria, quasi tutti richiedenti l’asilo politico e 5 del Marocco irregolari sul territorio nazionale che quotidianamente, partendo dai loro domicili di Monza, Camparada (MB), Concorezzo (MB), Lissone (MB), Villasanta (MB), Biassono (MB), Desio (MB), Cinisello Balsamo (MI), Ballabio (LC), Novara e Sondrio, si radunavano per spacciare nel giardino pubblico di via Artigianelli.

Oltre 2.500 cessioni

A loro sono state contestate un totale di oltre 2.500 tra cessioni e detenzioni di sostanze stupefacenti di varia natura che vanno dalla singola dose ad interi “panetti” di hashish, per un valore complessivo quantificabile in oltre mezzo milione di euro.

Seguici sui nostri canali
Necrologie