Bomba carta al Black Devil di Solaro? Vottari: "Per i carabinieri era un petardo"
Il titolare del Black Devil ora chiede solo di tornare alla sua vita e di lavorare serenamente.
Bomba Carta ai primi di novembre, ora Mimmo Vottari dice la sua.
Bomba Carta, per i carabinieri era un petardo
All’inizio di novembre una vetrina del suo locale fu mandata in frantumi a causa di un’esplosione. Si parlò di bomba carta e il nome di Mimmo Vottari, che ha alle sue spalle un passato pesante con oltre 20 anni di carcere per omicidio e droga, ma mai finito a processo per mafia, era tornano agli onori della cronaca. A distanza di poco più di due mesi il titolare del Black Devil Lounge Bar di Solaro in una nuova intervista rilasciata Klaus Davi fa una serie di precisazioni su quanto avvenuto la notte dell’8 novembre.
Vottari: “Ora voglio tornare alla mia vita”
Vottari ha ripercorso quei momenti e raccontato che sia lui che la sua compagna sono stati interrogati dai carabinieri di Desio, precisando che in quell’occasione i Carabinieri avrebbero confermato che l’ordigno fatto esplodere davanti alle vetrine del suo locale sarebbe stato solo un petardo e quindi non una bomba carta, come ipotizzato all’inizio. Vottari ha inoltre aggiunto che si tratterebbe quindi di un petardo simile a quelli che si fanno scoppiare a Capodanno. Vottari ha aggiunto che la vetrina si è solo crepata e che il vero danno non è stato al locale ma alla sua immagine. Quindi, sempre secondo quanto riportato nell’intervista di Davi, Vottari ha ipotizzato che si sia trattato solo di una ragazzata, dal momento che qualche tempo prima era capitato anche uin un negozio di fronte al suo locale. Vottari si rende conto di aver un cognome importante, ma ora vorrebbe tornare nell’ombra e continuare a fare la sua vita e a lavorare. “Meno si parla di me, meglio è per me. La mia vita passata è passata, punto e basta. Si deve parlare del Mimmo Vottari del presente, non del passato. Voglio solamente essere lasciato in pace», ha detto a Klaus Davi.