Bottiglie incendiarie contro le chiese e gomme bucate: condannato il presunto responsabile
Il 31enne era a processo per il reato di detenzione di materiale esplosivo
E' stato condannato a un anno e quattro mesi il 31enne di Muggiò sospettato di essere “killer delle gomme”, attivo sia nel suo comune di residenza, che in quelli limitrofi. Ma non solo. L'uomo è già stato rinviato a giudizio per aver scagliato bottiglie incendiarie contro i portoni di varie chiese.
Condannato il killer delle gomme
La condanna pronunciata venerdì dal gup Francesca Bianchetti al termine del processo celebrato con il rito abbreviato riguarda il reato di detenzione di materiale esplosivo, che gli era costato l’arresto a giugno scorso, in virtù del provvedimento restrittivo del gip Gianluca Tenchio. L’uomo, oggi, si trova ai domiciliari con il braccialetto elettronico (il suo avvocato ha chiesto la revoca dell’applicazione del dispositivo e su questo aspetto la giudice si è riservata la decisione). E’ sospettato di essere il “killer delle gomme”, il disoccupato già rinviato a giudizio con accuse relative ad altri danneggiamenti alle auto, e per aver scagliato bottiglie incendiarie contro i portoni di varie chiese di Muggiò gli anni scorsi.
Bottiglie incendiarie contro le chiese
A marzo, durante la perquisizione effettuata in casa, nell’abitazione viene sequestrata una dotazione da «commando». Passamontagna nero, guanti rinforzati, chiodi, coltello multiuso, puntatore laser, punteruoli vari e spray urticante. Nella sua stanza custodiva bottiglie di acetone e altri liquidi infiammabili, dispositivi per inneschi esplosivi a distanza, ricetrasmittenti. E poi contenitori pieni di polistirolo, tubi di metallo, e vario materiale per confezionare bombe molotov, ordigni artigianali, addirittura due inneschi a distanza. Non solo, i carabinieri gli trovano coltelli e lame utilizzate, secondo le accuse, per vandalizzare decine di macchine nei comuni di Muggiò, Lissone, Nova Milanese, e Monza.