Monza

Braccialetto elettronico per il pizzaiolo stalker (già condannato)

L'uomo ha continuato e perseguitare la giovane anche dopo la decisione del Tribunale

Braccialetto elettronico per il pizzaiolo stalker (già condannato)
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La seguiva, la pedinava, non le lasciava tregua. Era persino arrivato a presentarsi in centro Monza - dove lei lavora - con l'auto tappezzata di lenzuola con scritte "d'amore". E, nonostante la condanna a 18 mesi inflittagli a novembre, ha proseguito a perseguitarla.

Braccialetto elettronico per il pizzaiolo stalker

Ora, per lui - pizzaiolo di 30 anni- è scattata la misura del braccialetto elettronico. Si tratta della prima applicazione sul territorio nazionale della nuova normativa prevista dalla legge entrata in vigore sabato 9 dicembre a contrasto della violenza sulle donne.

Una misura scattata nella serata di martedì, 12 dicembre 2023, quando gli operatori della Polizia di Stato hanno eseguito il Decreto - emesso dal Presidente del Tribunale di Milano Sezione Autonoma Misure di Prevenzione di Milano, Giuseppe Cernuto, su proposta del Questore di Monza e della Brianza, Salvatore Barilaro - con il quale si impone al trentenne italiano residente in un comune dell’hinterland a sud di Monza di non avvicinarsi al luogo di residenza, dimora, lavoro, vacanza, viaggio e ogni altro luogo abitualmente frequentato dalla persona offesa e tenere comunque una distanza di almeno 500 metri.

Perseguitava la giovane

Lo stalker - con precedenti penali e di polizia per rissa, danneggiamento e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti - aveva cominciato a perseguitare la giovane che si era rifiutata di intraprendere una relazione con lui. Era stato stata destinatario di ammonimento del Questore nell’aprile scorso. Provvedimento che aveva violato in diverse occasioni, tanto da essere arrestato in flagranza della Squadra Mobile nel settembre scorso, dopo che, per l’ennesima volta, si era appostato presso la fermata dell’autobus utilizzato dalla ragazza per raggiungere il luogo di lavoro, cercando di raggiungerla con la propria auto tappezzata di striscioni con scritte riportanti frasi. Bloccato, era stato  trovato in possesso di tre cacciavite.

La seguiva anche dopo la condanna

Processato per Direttissima, il Gip del Tribunale di Monza aveva deciso per la misura cautelare del divieto di ingresso a Monza, a cui il 31.10.2023 è seguita la condanna in primo grado a 1 anno e mesi 6 di reclusione. Tuttavia, nonostante la condanna e la misura cautelare in essere, nel mese di novembre scorso e fino a pochi giorni fa, in più occasioni l’uomo ha raggiuto la ragazza sul luogo di lavoro, presso locali dove trascorreva la serata.

Di qui la richiesta del Questore legata all’applicazione temporanea, in via di urgenza, del divieto di avvicinamento alla persona offesa con applicazione del braccialetto elettronico.

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