Brioschese morì nei campi di concentramento, il Comune cerca i suoi famigliari

Lunedì 27 gennaio sarà posata una pietra d'inciampo dedicata al deportato Riccardo Ronzoni

Brioschese morì nei campi di concentramento, il Comune cerca i suoi famigliari
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Riccardo Ronzoni nacque a Capriano di Briosco il 19 settembre del 1911 e morì nel campo di concentramento di Ebensee l’11 marzo del 1945. A lui è dedicata la pietra d’inciampo che lunedì 27 gennaio, Giorno della memoria, sarà posata davanti al Comune di via Roma in occasione di una delle 17 cerimonie organizzate dal Comitato provinciale per le pietre di inciampo Monza e Brianza. Un piccolo blocco di pietra, ricoperto in ottone lucente, con il nome e il cognome, la data di nascita, quella di morte e il giorno della deportazione.
Per rendergli completo omaggio, l’Amministrazione comunale, a partire dall’assessore alla Cultura Antonella Casati, si è messa alla ricerca dei suoi parenti. Per questo ha lanciato un appello, volto a trovare i membri superstiti della famiglia del deportato.
«Le informazioni che abbiamo a disposizione sono tratte dal volume di Pietro Arienti, “Dalla Brianza ai lager del Terzo Reich”. A pagina 528 si parla di Riccardo Ronzoni», ha spiegato Casati.

Nacque a Capriano

Riccardo Ronzoni è nato  il 19 settembre 1911 a Capriano di Briosco. A Dachau fu la matricola 53769; lì si dichiarò imbianchino. Subito, il 7 ottobre 1943, subì il primo di una impressionante serie di passaggi in vari campi di concentramento del Reich, venendo inserito in un trasporto per Dresda, dov’era impiantato un sottocampo di Flossenbürg; vi giunse il 13 ottobre dopo quasi una settimana di viaggio su treni merci. Qui la sua matricola divenne la 5050.
Dopo cinque mesi trascorsi nella grande città della Sassonia venne di nuovo trasferito a Mauthausen, dove arrivò il 9 marzo 1944 e ancora la sua matricola cambiò in 56721. La sua meta finale fu il campo secondario di Ebensee dove, insieme a parecchi altri italiani, anche Ronzoni trovò la morte l’11 marzo 1945.

Sepolto a Ebensee

Il  brioschese dovrebbe essere sepolto nel cimitero di Ebensee Friedhof, dove da una fossa comune del campo di concentramento furono trasferiti e ricomposti i resti dei deportati uccisi. 185 di questi furono identificati e fra questi Riccardo Ronzoni.
Dall’anagrafe comunale risulta nato il 19 settembre in località Cascina Confine da Luigi Ronzoni, carrettiere, e da Pierina Pozzoli, contadina, ma è probabile che si sia poi trasferito, dato che non esiste la scheda anagrafica singola, che si cominciò a tenere dal 1927. Sarebbe interessante riuscire a scoprire dove si era trasferito e dove risiedeva al momento dell’arresto.
Dal registro dei battesimi della parrocchia di Capriano risulta nato il 19 settembre 1911 e battezzato il 20 settembre. I genitori si sono sposati nel 1909. La nascita è avvenuta in località «al confine Fornaci».

Incontro con lo studioso

Lo studioso Pietro Arienti sarà a Briosco la sera del 27 gennaio per un incontro aperto a tutta la cittadinanza dal titolo «I brianzoli nei lager del Terzo Reich, la deportazione politica e razziale nel nostro territorio e la vicenda del brioschese Riccardo Ronzoni». Appuntamento alle 21, in sala consiliare.

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