Cane ucciso e chiuso in un sacchetto: "Giustizia per Tiffany"

Gli animalisti chiamano a raccolta i cittadini per il presidio che verrà organizzato domani, domenica 28 luglio

Cane ucciso e chiuso in un sacchetto: "Giustizia per Tiffany"
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Cane ucciso e chiuso in un sacchetto: “Giustizia per Tiffany”. Gli animalisti chiamano a raccolta i cittadini per il presidio che verrà organizzato domani, domenica, a Sesto San Giovanni.

Cane ucciso e chiuso in un sacchetto: le tante domande

La povera “Tiffany”, la cagnolina razza chihuahua di cinque anni trovata morta e chiusa in un sacchetto lanciato dentro la piscina scoperta in disuso, è stata rubata dall’auto dei proprietari posteggiata in viale Marelli? O, diversamente da quanto sostenuto all’inizio e come ci sarebbe scritto nella denuncia presentata ai Carabinieri, sarebbe stata smarrita all’interno dei giardinetti? Inoltre (questa è una domanda alla quale una risposta potrà darla solo l’esame autoptico) quali sono state le cause esatte della morte dell’animale? A distanza di quasi due settimane (“Tiffany” è sparita lunedì 15 luglio, per essere poi ritrovata senza vita martedì 16), gli animalisti sestesi hanno organizzato una manifestazione pubblica, per chiedere giustizia per “Tiffany” e affinché le Forze dell’ordine indaghino fino in fondo per gettare luce su questo agghiacciante episodio.

Il presidio in programma per domani, domenica

Il presidio si terrà domani, domenica 28 luglio, in viale Casiraghi, angolo via Rovani, dalle 16.30 alle 19.30. Gli organizzatori hanno inviato anche il sindaco Roberto Di Stefano e gli stessi padroni di “Tiffany”. La denuncia ai Carabinieri era stata presentata dal detentore del cane (e non dall’intestatario del microchip) nella serata di lunedì. Nel primo pomeriggio dello stesso giorno era stato lanciato l’appello per ritrovare “Tiffany”. E nei volantini diffusi sui social si parlava espressamente di furto. E non di un semplice smarrimento. Ventiquattr’ore dopo avvenne il ritrovamento. Fondamentali ora, per dare una risposta ai tanti quesiti ancora sul tavolo, potrebbero dimostrarsi le immagini delle possibili telecamere di videosorveglianza tra viale Marelli, luogo della sparizione di “Tiffany”, e via Bixio, dove la Polizia locale ha rinvenuto il sacchetto con dentro il cane ormai morto.

“E’ stato commesso un reato, vogliamo giustizia”

“Ci troviamo di fronte a un reato, quello di uccisione di animali, che è previsto dall’articolo 544 bis del Codice penale – hanno sottolineato gli animalisti, che domani, durante la manifestazione, distribuiranno ai presenti anche dei volantini, nella speranza che si possa fare avanti anche qualche testimone oculare – A Sesto San Giovanni si aggira un presunto assassino (o più soggetti) a piede libero, un soggetto socialmente pericoloso che deve essere identificato e punito. L’aver gettato il cane in una zona che dal di fuori sembra abbandonata significa che chi ha compiuto il gesto non voleva che venisse ritrovato il corpo. Con questa manifestazione si vuole chiedere che giustizia sia fatta. Non è solo un cane, è una vita, diamole giustizia come merita. Un bambino o un cane: si tratta di esseri indifesi e chiunque faccia loro del male deve essere punito”.  Il Codice penale, per chi si macchia di questo reato, prevede da quattro mesi a due anni di reclusione.

 

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