Caldaia rotta, Santuario del Crocifisso chiuso fino a Pasqua

Domenica 2 dicembre l'ultima messa: la chiesa di via Lampugnani riaprirà la domenica delle Palme. Il prevosto: "Non ci sono soldi per sostituire l'impianto"

Caldaia rotta, Santuario del Crocifisso chiuso fino a Pasqua
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Il Santuario del Crocifisso a Desio chiude i battenti per tutto l’inverno per la rottura della caldaia. Domenica prossima, 2 dicembre, verrà officiata l’ultima messa festiva e dalla prossima settimana la chiesa di via Lampugnani sarà inagibile.

Dopo la messa del venerdì, sospesa anche quella della domenica

Lo ha deciso la commissione della parrocchia dei Santi Siro e Materno, riunitasi nei giorni scorsi per decidere il da farsi dopo che si è verificata la rottura della vecchia caldaia a gasolio del Santuario. A causa di questo problema già da un paio di settimane la messa del venerdì mattina era stata trasferita in Basilica. Adesso la scelta di chiudere la chiesa che riaprirà i battenti alla vigilia di Pasqua. "Occorre mettere in sicurezza l’impianto del Santuario - spiega il prevosto monsignor Gianni Cesena - per questo è stato deciso di chiudere il Santuario e riaprirlo in occasione della Domenica delle Palme". Cancellata, dunque, la messa delle 11, i fedeli della parrocchia potranno assistere come alternativa alle funzioni domenicali che vengono celebrate alle 10.30 alla chiesa del Sacro Cuore oppure delle 11.30 in Basilica.

Mancano i fondi per la sostituzione del vecchio impianto

Il problema alla caldaia non è di poco conto, tanto che si potrebbe ripresentare l’anno prossimo, anche perchè, come spiegato dal prevosto, la parrocchia non ha soldi per mettere mano all’impianto. "Stiamo parlando di una caldaia vetusta ancora alimentata a gasolio - ha sottolineato monsignor Cesena - non si tratta quindi semplicemente di sostituirla con una nuova, ma anche di adeguare tutto l’impianto di riscaldamento, intervento piuttosto costoso che richiede un impegno economico che non è alla portata della parrocchia. E al momento non può neppure essere programmata nel tempo, visto che abbiamo altre priorità come la sistemazione del teatro e dell’oratorio".

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