Campagna elettorale usando i numeri di cellulare del Controllo del vicinato
Prime reazioni al servizio di Sestoweek sul "caso Sardone". Dall'associazione avvertono: "Non siamo il cavallo di Troia di nessuno, non dovrà più accadere"
Campagna elettorale usando i numeri di cellulare del Controllo del vicinato di Sesto San Giovanni. Arrivano le prime reazioni al servizio pubblicato nell’edizione di sabato di Sestoweek. Dall’associazione avvertono: “Non siamo il cavallo di Troia di nessuno, non dovrà più accedere”. Questo il messaggio inviato dal Controllo del vicinato alla politica. E in particolare alla candidata al Consiglio regionale di Forza Italia Silvia Sardone. I numeri degli iscritti ai gruppi WhatsApp, infatti, sono stati utilizzati dal suo staff per inviare messaggi promozionali in vista delle elezioni in programma per il 4 marzo. Da alcuni mesi, il Controllo del vicinato è diventato ufficialmente uno strumento istituzionale dell’Amministrazione guidata dal sindaco Roberto Di Stefano, compagno della Sardone.
Campagna elettorale usando il Controllo del vicinato
“Relativamente all’acquisizione per uso improprio dei numeri telefono dal gruppo Controllo del vicinato per scopi elettorali, l’associazione intende dissociarsi da questa strumentalizzazione: fatti del genere non devono più accadere perché minano il fondamento del progetto, in ogni caso il tentativo di usare i numeri del Cdv è stata bloccato sul nascere. Il CdV non deve essere il cavallo di Troia di nessuno. Abbiamo chiesto a chiunque abbia attinto ai numeri del gruppo WhatsApp di cancellarli dalle proprie liste e così è stato fatto”.
“Il Controllo del vicinato non ha colore politico”
“Chiariamo che i messaggi di propaganda elettorale non sono apparsi sui gruppi, ma sono stati mandati in privato, certo è che qualcuno ha attinto ai numeri che purtroppo non si possono rendere invisibili. Precisiamo che il Controllo del vicinato è una progetto serio, con l’unico fine di controllare il territorio e garantire più sicurezza, gestito dai cittadini, non ha connotazioni politiche e tale deve rimanere”.
Interrogazione del Pd
Il Partito democratico, tramite il proprio capogruppo in Consiglio comunale Roberta Perego, ha già presentato un’interrogazione.