Campi da calcio sintetici? Un covo di batteri...

L’allerta è stata lanciata dalla professoressa Cinzia Randazzo, docente di Microbiologia Agro-alimentare, dell’Università di Catania, in seguito a uno studio condotto le scorse settimane su impianti sportivi.

Campi da calcio sintetici? Un covo di batteri...
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Presenza di Escherichia coli, stafilococchi e di carica batterica aerobica totale sui campi in erba sintetica degli impianti sportivi (campi di calcio, calcetto, tennis) che si rivelano focolai di microrganismi potenzialmente dannosi per la salute degli sportivi.

L’allerta è stata lanciata dalla professoressa Cinzia Randazzo, docente di Microbiologia Agro-alimentare, dell’Università di Catania, in seguito a uno studio condotto le scorse settimane su impianti sportivi.

“Ci siamo posti l’obiettivo di stimare il grado di contaminazione di campi sportivi in erba artificiale. Le analisi - ha spiegato la docente - Sono state eseguite su diversi punti del manto di campi appartenenti a differenti impianti sportivi".

I risultati, simili tra i campi, hanno evidenziato una carica microbica totale pari a 10.000 unità formanti colonie, presenza di stafilococchi pari a 1.000 per centimetro quadrato e presenza di Escherichia coli pari a 100 unità per centimetro quadrato. 

"E' necessario  mettere a punto soluzioni efficaci per garantire la qualità igienico-sanitaria degli impianti sportivi a tutela della salute di chi li frequenta, soprattutto giovani e giovanissimi - ha concluso - Si calcola che in Italia siano oltre duemila i campi in erba sintetica, soprattutto di calcio e calcetto, diffusi in modo unitario sul territorio".

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