Candy, i posti di lavoro sono al sicuro

Lo stabilimento di Brugherio rimarrà aperto e non ci saranno tagli dopo la cessione dell'azienda al colosso cinese.

Candy, i posti di lavoro sono al sicuro
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Candy, i posti di lavoro sono al sicuro. Lo stabilimento di Brugherio rimarrà aperto e non ci saranno tagli dopo la cessione dell’azienda a un colosso cinese.

Incontro sul futuro dei lavoratori Candy

Si concluso da poco l’incontro presso l’Assolombarda tra il responsabile delle Risorse umane del Gruppo Candy Roncalli e le organizzazioni sindacali di Fim e Fiom sulla cessione del gruppo di elettrodomestici italiano di Brugherio alla multinazionale cinese Haier, cessione da 475 milioni di euro. L’incontro è stato richiesto con urgenza dalle organizzazioni sindacali per avere certezze rispetto agli impegni occupazioni e industriali del gruppo Candy dopo la vendita.

Tutti i posti di lavoro sono al sicuro

“La dirigenza Candy ha confermato tutti gli impegni di sviluppo e occupazione per Brugherio che attualmente conta oltre 900 tra, operai, impiegati, tecnici e progettisti – ha spiegato il segretario nazionale Fim Cisl Alessandra Damiani – Ora sarà è necessario che quanto detto oggi sia confermato in sede ministeriale il prossimo 17 ottobre giorno in cui si terrà l’incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico tra le organizzazioni sindacali e l’ad del Gruppo Fumagalli”.

I sindacati sono ottimisti

“Importanti marchi italiani sono passati in mano alle multinazionali estere. Grazie alla contrattazione siamo riusciti a far fare importanti investimenti e tenere e riportare le produzioni che erano state delocalizzate all’estero in Italia – ha aggiunto – Pertanto riteniamo che anche su Candy si possa lavorare per dare un ulteriore sviluppo a questa azienda, indifferentemente dalla proprietà”.

“Confermata l’importanza del sito lombardo”

“Il fatto che i cinesi di Haier abbiamo confermato l’importanza del sito lombardo, non solo per la produzione ma anche per quanto riguarda la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti destinati anche al mercato extra europeo, rappresenta sicuramente un aspetto positivo, che però dovremmo meglio valutare e monitore appena avremo maggiori dettagli sull’accordo di cessione”, ha concluso.

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