Cane poliziotto fascista, bufera in Consiglio

Cane poliziotto fascista, bufera in Consiglio. Nel mirino del Pd il pastore tedesco che fa parte dell'unità cinofila della Polizia locale

Cane poliziotto fascista, bufera in Consiglio
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Cane poliziotto fascista, bufera in Consiglio.

Cane fascista, il fatto

E' accaduto ieri in Consiglio comunale, quando Marco Lamperti del Partito democratico ha chiesto lumi su una determina dell'ufficio del settore Sicurezza. Nel documento si fa riferimento a "Narco della Decima Mas" per indicare il cane poliziotto che ormai da qualche tempo fa parte dell'Unità cinofila della Polizia locale impegnata a contrastare l'attività di spaccio di stupefacenti.

La polemica

"Di poco gusto il riferimento alla Decima Mas. Forse non tutti sanno o si ricordano cosa ha rappresentato", ha tuonato il rappresentante del Pd. Chiaro il riferimento alle pagine di storia. La Decima Mas era infatti un corpo militare indipendente della Repubblica sociale italiana, attivo dal 1943 al 1945.

Saluto romano e busti di Mussolini

A rispondere all'attacco del consigliere di opposizione, non senza ironia, ci ha pensato lo stesso assessore alla Sicurezza, Federico Arena: "Ho un goniometro e posso assicurare che in ogni movimento della sua zampa, Narco non fa il saluto romano. Ma non solo. Abbiamo fatto dei controlli nella sua cuccia e non abbiamo trovato busti di Mussolini. Il riferimento alla Decima Mas? E' semplicemente la dicitura esatta e completa del suo pedigree, della sua razza di pastore tedesco. Al Pd conviene informare per tempo l'onorevole Emanuele Fiano mica che presenti un'interrogazione urgente in Parlamento. State tutti tranquilli, non abbiamo un cane fascista".

Commenti
Diego

Buongiorno Sig. Giorgio, Non metto in dubbio quanto Lei ha scritto, ma per par condicio La invito a documentarsi sulla strage di Rovetta ( Bg) Un saluto Diego

Leonardo Gregoratti

usalo tu fu riformata dal 43 al 45 e commise numerosi eccidi

Giorgio

Che la sinistra sia alla frutta senza capire le esigenze delle persone e troppo buonismo (anche contro l'estrema destra Così come per i delinquenti comuni) è chiaro ma tornare al fascismo proprio no! Il pedigree del cane di un esaltato e cmq x chi la storia la conosce a metà.. Crpo d'assalto della Marina militare al comando del principe Junio Valerio Borghese, la X Flottiglia Mas, a metà settembre 1943, negoziò con i tedeschi la prosecuzione della guerra contro gli anglo-americani, con divisa e bandiera italiana. Vennero costituiti dei battaglioni terrestri, poi trasformatisi nel reggimento San Marco. Il Corpo d'élite, bene armato e pagato, attirò nelle sue file numerosi volontari, lusingati dall'intensa campagna propagandistica con sfoggio di manifesti murali.La Divisione fanteria di Marina X Mas, costituita formalmente a inizio maggio 1944, si dislocò in Piemonte con funzioni di repressione della Resistenza e in Friuli Venezia Giulia per il contenimento dell'offensiva dei partigiani slavi.Furti e rapine, tra le "imprese" della Decima MAS Il carattere chiaramente delinquenziale della Decima MAS impensierì perfino le autorità collaborazioniste, per il supplementare discredito che la turbolenta formazione attirava sul regime repubblichino. Inun "appunto per il Duce", il prefetto di Milano Mario Bassi scriveva: «Continuano con costante preoccupazione le azioni illegali commesse dagli appartenenti alla X Mas. Furti, rapine, provocazioni gravi, fermi, perquisizioni, contegni scorretti in pubblico, rappresentano quasi la caratteristica speciale di questi militari. Anche il 12 novembre 1944, tra l'altro, verso le ore 20, quattro di essi si sono presentati in un magazzino di stoffe: dopo aver immobilizzato il custode ne hanno asportato quattro colli per un ingente valore [...]. La cittadinanza, oltre ad essere allarmata per queste continue vessazioni, si domanda come costoro, che dovrebbero essere sottoposti ad una rigida disciplina militare, possano agire impunemente e senza alcuna possibilità di punizione [...]. Sarebbe consigliabile pertanto, che tutto il reparto, comando compreso, sia fatto allontanare da Milano". ». Diversi gli episodi di violenza criminale addebitati alla formazione di Junio Valerio Borghese. Tra questi quelli di Valmozzola, con uccisione di dodici partigiani in combattimento ed esecuzione sommaria di altri otto partigiani catturati; di Crocetta del Montello, con uccisione di sei partigiani e sevizie efferate di altri arrestati; di Castelletto Ticino, con l'uccisione di cinque ostaggi; di Borgo Ticino, con l'uccisione di dodici ostaggi, oltre a «ingiustificate azioni di saccheggio ed asportazione violenta ed arbitraria di averi di ogni genere, ciò che il più delle volte si risolveva in un ingiusto profitto personale di chi partecipava a queste operazioni».

Vero

Io ho un cane corso. Si chiama dux enorme ha manifesti e busti. È solo un canale da guardia

Nikita

Fra un po’ vorranno dichiarare illegale anche il Vittoriale dove c’e’ un incursore della Decima..poi io ho due t-shirt della Decima mi arresteranno?

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