Le segnalazioni

Capodanno con botti, fuochi e pure una bomba di Maradona

A Monza disatteso anche quest'anno il divieto del sindaco

Capodanno con botti, fuochi e pure una bomba di Maradona
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A dispetto del regolamento comunale che li vieta, anche quest’anno, a Monza, il Capodanno è stato festeggiato  con botti, fuochi pirotecnici e quant’altro.

Capodanno con botti e fuochi

Dividendo così la città tra quei residenti fortemente contrari - che dunque pensano a preservare la salute delle persone e degli animali, e gli altri monzesi che invece non vedevano l’ora che arrivasse la notte di San Silvestro per "potersi divertire".

I divieti disattesi

A Monza, anche quest’anno - come accennato - la situazione non è stata differente dagli scorsi anni. In diversi luoghi della città i botti non sono mancati, nonostante il Regolamento di Polizia urbana lo vieti esplicitamente.

Lo stesso sindaco Paolo Pilotto, alla vigilia dell’ultimo dell’anno, insieme all’assessore alla Sicurezza Ambrogio Moccia, aveva voluto fare un appello diretto a tutta la cittadinanza. "Invitiamo i cittadini ad evitare di scoppiare botti e petardi i quali, che oltre, a rappresentare un’inutile fonte di pericolo, sono causa di disagi traumatici anche per gli animali domestici".

Le segnalazioni

Tutto ciò però non è servito, perché le segnalazioni relative a botti e fuochi, nella notte di Capodanno, non sono mancate. In particolare, le segnalazioni sono pervenute sia dal quartiere di Cederna, dove la situazione di degrado e sporcizia per le strade era lampante.

La bomba di Maradona inesplosa

Ma soprattutto da Sant’Albino dove il gruppo del Controllo di vicinato Sant’Albino Monza, la mattina del primo gennaio, dopo aver individuato una bomba Maradona inesplosa, ha chiamato la Polizia e i Vigili del fuoco che sono intervenuti immediatamente per rimuovere l’ordigno al fine di evitare che qualcuno potesse ferirsi inavvertitamente.

"Comportamenti incivili"

"Questi sono comportamenti incivili, ma soprattutto fanno una enorme tristezza. Quale desolazione, quale vuoto e quanta rabbia nei nostri giovani. Ma interroghiamoci anche sui perché. Cosa offriamo noi adulti? E soprattutto cosa fanno le  istituzioni per i giovani, specie per quelli più deprivati? A Sant'Albino nulla, da decenni",  hanno fatto sapere i rappresentanti del comitato di quartiere di Sant’Albino.

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