Lutto

Carate Brianza, addio all'alpino che commerciava macchine da cucire

Una malattia scoperta nel 2020 si è rivelata fatale per Roberto Farina, 55 anni, volto conosciutissimo in città e in Brianza.

Carate Brianza, addio all'alpino che commerciava macchine da cucire
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Carate Brianza saluterà mercoledì Roberto Farina, 55 anni, alpino e commerciante di macchine da cucire in città.

Appassionato di montagna, di lunghe pedalate in bicicletta e di modellismo. Ma era anche un alpino, iscritto all’associazione cittadina delle Penne Nere, un’appartenenza di cui andava orgogliosamente fiero che lo aveva visto impegnato anche in interventi sul territorio come la grande mobilitazione per l’alluvione del 1994 in Piemonte.

I funerali mercoledì a Carate Brianza

Saranno celebrati mercoledì pomeriggio, 19 febbraio alle 14,30 in chiesa prepositurale a Carate Brianza, i funerali di Roberto Farina, classe 1969, scomparso dopo una battaglia durata quasi cinque anni contro un tumore che aveva scoperto nel 2020 e contro il quale aveva combattuto affrontando un impegnativo percorso di cure e terapie.

«Quello che più ha sorpreso, in queste ore dopo la sua scomparsa, è stato scoprire quanti amici e quante persone gli hanno voluto bene», ha raccontato il fratello Paolo, che con lui mandava avanti l’impresa di famiglia specializzata nella vendita e nella riparazione di macchine da cucire professionali con sede in via Borsieri e fondata nel 1979 dal padre, l’indimenticato Edmondo Farina conosciuto da tutti con il soprannome di «Mondino».

A rendergli omaggio anche i soci del Cai di Valmadrera con i quali aveva seguito negli ultimi tempi anche un corso di operatore con tavole di soccorso.
«Aveva scoperto la malattia nel 2020 - ha proseguito il fratello Paolo - Da allora è iniziato per lui un lungo calvario fatto di terapie e ricoveri. Non è stato un periodo facile per lui, ma ancora una volta ha saputo dimostrare di essere un uomo pieno di entusiasmo e di passione per la vita».

Appassionato di montagna e camminate

Le stesse caratteristiche che gli avevano fatto amare le camminate in montagna in compagnia del suo matissimo cagnolino e le uscite in sella bici macinando chilometri in mezzo alla natura.
Roberto Farina era anche un grande appassionato di modellissimo. Di «Lego», in particolare, che montava e collezionava con meticolosa cura, ma anche di modellini di carro armati con sparo a infrarossi.

L’imprenditore caratese lascia il fratello Paolo con la cognata Nicoletta e il nipote Mattia, l’altro fratello Mauro, vigile del fuoco e la mamma Luciana. In occasione dei funerali, i famigliari hanno chiesto di non donare fiori ma di devolvere le offerte all’Airc, l’associazione italiana per la ricerca sul cancro.

 

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