Carate Brianza, giovedì al Valà il falò di Sant'Antonio

Come ogni anno in città si rinnova l'antica tradizione: musica, dolci e vin brulé in onore del santo protettore degli animali.

Carate Brianza, giovedì al Valà il falò di Sant'Antonio
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Domani sera, giovedì 17 gennaio al rione Valà si celebra la ricorrenza di Sant'Antonio.

Musica, dolci e festa a partire dalle 20,30

Gli amici del Valà, come ogni anno dopo le feste di Natale, rinnovano la tradizione del falò così come accade in molte zone d'Italia. L'accensione dei falò nel giorno di Sant'Antonio infatti simboleggia la volontà di abbandonare tutto ciò che appartiene ai mesi passati e di rinnovarsi a partire dal primo mese del nuovo anno.

L'appuntamento è a Carate Brianza alle 20,30 nell'area verde a fianco della cappelletta del quartiere all'incrocio tra via Cristoforo Colombo e via Del Valà. Gli organizzatori offrono musica, vin brulé, chiacchere e dolcetti.

La tradizione del fuoco

Un bel momento di festa legato alla antiche tradizioni. Il 17 gennaio è la festa di Sant’Antonio Abate e la notte in cui secondo la tradizione gli animali parlano. Ma non solo, è la notte dei falò che abbraccia il sacro e il profano.  Sant’Antonio Abate è il protettore del bestiame e dei campi. Egiziano di nascita e morto nel deserto della Tebaide il 17 gennaio del 357, il Santo viene raffigurato con un bastone, il fuoco ai suoi piedi, un Tau e un maiale accanto a lui.

E’ proprio il fuoco l’elemento che più di tutti, oggi, viene utilizzato per ricordare San’Antonio.  I fuochi purificatori possono essere accompagnati da processioni e celebrazioni che spesso richiamano costumi ottocenteschi. Simbolicamente il falò ha lo scopo magico di riscaldare la terra e invogliare il ritorno della primavera, una visione chiaramente leggendaria che viene tramandata in molte città dove proprio il 17 gennaio si benedicono gli animali e si preparano cataste di legna che si accendono poi al tramonto.

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