Carlo Nava, sopravvissuto al lager nazista e tornato in Italia a piedi. Oggi la consegna della Medaglia alla memoria
Longhin: "Ogni anno la Giornata della Memoria si arricchisce di storie di vita che accrescono le nostre conoscenze e la nostra umanità".
Per Cesano Maderno, in occasione del Giorno della Memoria, il sindaco Maurilio Longhin ha consegnato la Medaglia d'Onore ai familiari di Carlo Nava, militare deportato nei lager nazisti.
Carlo Nava, le foto della consegna della medaglia alla memoria
Questa mattina in sala Giunta il primo cittadino ha consegnato l'onorificenza alla figlia, la cesanese Mirenza Nava, residente in città che con la sorella Maria Piera tiene viva e tramanda la memoria del papà, scomparso nel 1993, testimone di uno dei momenti più tragici della nostra storia.
Sopravvissuto al lager nazista è tornato in Italia a piedi
Carlo Nava, che all'epoca della prigionia aveva poco più di vent'anni, subì maltrattamenti e forti pressioni. Poiché aveva esperienza come operaio metalmeccanico, da prigioniero venne costretto a lavorare per la Siemens, che costruiva armi belliche. Un lavoro pesante, svolto in condizioni durissime. Il cibo era scarso, solo qualche pezzo di pane e bucce di patata bollite, al punto che quando il campo fu liberato Carlo Nava pesava 40 chili. Dovette affrontare il viaggio di rientro dalla Germania a Cinisello Balsamo a piedi, un mese e mezzo di cammino prima di raggiungere l'Italia.
Finita la guerra fu assunto nuovamente nella ditta della Bovisa presso cui lavorava prima della chiamata alle armi. Qui conobbe Pina Scola, cugina del Cardinale Scola, con cui si sposò nel 1948 e con cui ha vissuto sino alla fine dei suoi giorni. Carlo e Pina si trasferirono a Cusano Milanino dove abitarono in via Adige, ed ogni 25 Aprile per lui si riaprivano le ferite della guerra e della deportazione.
Il commento del sindaco
"Sono emozionato e onorato - ha spiegato il sindaco Maurilio Longhin - di consegnare questa medaglia alla famiglia di Carlo Nava, giovane soldato che ha condiviso con tanti militari italiani dopo l'8 settembre il doloroso destino della deportazione. Lui è tornato dal lager, ma l'esperienza vissuta lo ha segnato per tutta la vita. Nonostante questo costruito una famiglia, ha continuato a lavorare e viene ricordato come una persona attenta al prossimo, altruista e generosa, un uomo che ha saputo trasformare in sentimenti positivi la cattiveria e la crudeltà sofferte dai nazisti. Ogni anno la Giornata della Memoria si arricchisce di storie di vita che accrescono le nostre conoscenze e la nostra umanità. E' un modo per portare alla luce frammenti di storia e rendere giustizia a chi ha tanto sofferto. Ringrazio la famiglia di Carlo Nava per essere qui con noi e per il contributo che offre con la sua testimonianza alla nostra crescita umana e civile".