Casapound a Sesto, dopo il presidio antifascista, stasera il convegno della destra FOTO

Presidio al via in piazza Resistenza, l'area del convegno già transennata dalle Forze dell'ordine.

Casapound a Sesto, dopo il presidio antifascista, stasera il convegno della destra FOTO
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Casapound a Sesto, dopo il presidio antifascista di oggi pomeriggio,  venerdì 18 gennaio 2018, partito anche il convegno della destra sull’Europa.

Casapound a Sesto, area presidiata

Lo Spazio Arte di via Maestri del Lavoro, dove questa sera si terrà il convegno, è già transennato e presidiato dalle Forze dell’ordine. Intanto in piazza della Resistenza è in corso il presidio antifascista. Sono centinaia i sestesti ma anche persone provenienti da altri comuni che hanno voluto esserci per protestare contro la presenza do casapound a Sesto, città Medaglia d’oro della Resistenza.
Al microfono si alternano voci che leggono i nomi dei caduti sestesi durante le sciopero delle fabbriche del ’45, i nomi dei partigiani, ma c’e’ spazio anche per le letture e per parlare di Yan Palach, che sarà argomento di un presidio di destra domani.

Arrivato a Sesto anche il deputato Pd Emanuele Fiano, mentre l’Anpi si è dichiarata unita nel definire “inaccettabile quello che sta succedendo a Sesto. Se avessero vinto i fascisti oggi non ci sarebbe stato spazio nemmeno per quelli di Casapound che stasera potranno dire quello che vogliano grazie a chi ha dato la vita per la libertà”.

Manifestazione pacifica

La manifestazione è pacifica, e non mancano famiglie e bambini. Intanto però sono giunti gli agenti della Polizia in assetto antisommossa.

“E’ una battaglia in salita contro i nuovi fascismi – ha detto Fiano – Il tempo fa dimenticare le cose e i testimoni stanno scomparendo. La manifestazione di oggi è anche un modo per fare memoria. W la Resistenza, W Sesto San Giovanni!”.

Non sono mancate le contestazioni al sindaco Roberto Di Stefano, reo secondo i manifestanti di “calpestare la storia della città”.

Il ritrovo della destra

La situazione sembra tranquilla e non sono previsti cortei di protesta. Ciononostante per precauzione nel pomeriggio sono stati tolti tutti i sassi. Oltre trecento i presenti, la sala è  piena. Numerosa la presenza di giovani.

Il convegno si e’ aperto con il ricordo di Jan Palach. Poi si è passati a parlare di un’Europa “che ci rende schiavi”. Parole in linea con il convegno, a cui hanno partecipato per la maggior parte giovani provenienti da Milano e dall’hinterland.

Giannino Della Frattina, giornalista del Giornale e moderatore della serata ha riacceso la polemica di questi giorni. “Prima di venire qui, ho visto il servizio del Tg3 – ha detto – La presidente nazionale dell’Anpi diceva di vergognarsi, ma io non mi vergogno. Ognuno ha diritto di esprimersi. Io continuerò ad intervenire dove mi inviteranno per parlare di qualcosa. Perché, a differenza della sinistra, qui si parla di qualcosa. La sinistra ormai e’ solo “anti”, trova l’unico coagulo nell’antifascismo
Per anni ci hanno martellato con la frase “Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu possa dirlo” E ora?”.

E’ stata poi la volta dell’onorevole Paola Frassinetti, che non ha esitato a definire “stronzate” le polemiche di questi giorni, e parlando dell’Europa l’ha definita “un mostro senza cuore, burocrata e tecnocrata, dove l’economia ha sostituito la politica”.

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