Caserma Pastrengo: Polizia penitenziaria vive nel degrado

Sono molte le criticità che affliggono la struttura.

Caserma Pastrengo: Polizia penitenziaria vive nel degrado
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Caserma Pastrengo: Polizia penitenziaria vive nel degrado. Il sindacato autonomo di Polizia penitenziaria ha invitato i Ministri Bonafede e Salvini a visitare la struttura tra via Lecco e largo Esterle per porre rimedio ai problemi che affliggono gli edifici e costringono, il personale, a lavorare in condizioni difficili.

Caserma Pastrengo

Egregi Onorevoli, l’ O.S.A.P.P., Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria, Segreteria Regionale, da anni sollecita il Provveditorato Regionale dell' Amministrazione Penitenziaria per la Lombardia affinché provveda a ripristinare condizioni strutturali adeguate per ciò che concerne gli alloggi collettivi di servizi e di benessere del proprio personale.

Ecco le criticità

Dopo circa quindici anni, non vi è stata ancora collocata la bandiera italiana che identifica gli edifici pubblici, non è stata ancora apposta alcuna targa che qualifichi lo stabile ed in modo particolare la presenza di un presidio militare e di sicurezza. Il perimetro esterno, è colmo di murales (di cui si allegano le foto per rendere l'idea). Uno in particolare, apparso da qualche settimana, recita testualmente "- GUARDIE + BIRRE GRATIS", come ad intendere che con "meno Polizia si può fare ciò che si vuole". All’interno dei due piazzali vi erano dei materiali di risulta, motivo per il quale è intervenuta anche la Procura della Repubblica. I lavori di “bonifica” sono iniziati ma mai ultimati. Un’intera ala della caserma è senza riscaldamenti ed acqua calda! Gli alloggi collettivi di servizio annessi all'istituto, invece, rivelano problemi alla rete idrica e fognaria. Il terzo piano è stato dichiarato inagibile dall'ASL da numerosi anni. Nelle giornate di pioggia l'acqua piovana che entra dai tetti sgorga a piano terra in locali frequentati dal personale di polizia e civile che accede in istituto a vario titolo.

L'appello ai Ministri e ai Sottosegretari

L’O.S.A.P.P. ritiene il benessere del personale di Polizia Penitenziaria imprescindibile da qualsiasi diversa volontà, o inadempienza, perpetrata dall’Amministrazione Penitenziaria. Egregi Sig.ri Sottosegretari, Sig.ri Ministri, NOI POLIZIOTTI PENITENZIARI, DONNE e UOMINI crediamo nel CAMBIAMENTO che questo Governo può dare ai servitori dello Stato e l'aspettativa è davvero alta! Pertanto, saremmo lieti di una Visita per la verifica di quanto detto e per un incontro con il personale. Finora le numerosissime rimostranze della scrivente Organizzazione Sindacale non sono state debitamente ascoltate, fatta eccezione per rarissimi casi e problematiche di rilevanza irrisoria. Invitiamo le SS.LL. a vedere personalmente le condizioni in cui i poliziotti sono costretti a vivere. L'Amministrazione, di fatto, sta permettendo il deperimento della struttura. Ulteriori ritardi ormai non possono essere più ammessi anche perché l'attesa finirebbe esclusivamente per peggiorare le attuali pessime condizioni. La struttura, posizionata al centro di Monza, avrebbe dovuto rilanciare l'immagine del Corpo di Polizia Penitenziaria.

La lettera è destinata al Sottosegretario di Stato alla Giustizia, Jacopo Morrone, al Sottosegretario di Stato alla Giustizia, Vittorio Ferraresi, al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, al Ministro dell'Interno Matteo Salvini, alla Segreteria Generale Osapp Leo Beneduci e Rino Raguso.

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