Cassonetti e cartelloni abusivi rimossi dalla Polizia Locale
A maggio il sindaco aveva emesso un'ordinanza, a giugno il Pd aveva chiesto spiegazioni.

Cassonetti e cartelloni abusivi rimossi dalla Polizia Locale di Meda.
Cassonetti abusivi rimossi dai vigili
Nel pomeriggio di oggi, giovedì 17 settembre 2020, gli agenti della Polizia Locale di Meda hanno rimosso dal territorio cittadino quattro cassonetti per la raccolta degli abiti usati e due cartelloni pubblicitari abusivi. I vigili sono intervenuti nelle vie Vignazzola, Giovanni XXIII e Callas/De Gasperi per prelevare e smaltire i contenitori degli indumenti usati e nelle vie General Cantore e Cadorna per i cartelloni.
A maggio l'ordinanza del sindaco, a giugno la richiesta del Pd
Nel maggio scorso il sindaco aveva emesso un'ordinanza per disporre la rimozione dei cassonetti collocati sul suolo pubblico senza alcun tipo di autorizzazione. Ma nonostante ciò i responsabili del loro posizionamento in varie zone della città non si sono attivati. Anche il Pd, attraverso il segretario e consigliere comunale Massimo Nava, a giugno aveva mandato una mail all'Ufficio Tecnico per chiedere spiegazioni sul perché non fossero ancora stati rimossi.
Oggi è scattata la rimozione
Scaduti i termini, dato che nessuno si è fatto vivo e l'ordinanza non è stata contestata, i cassonetti sono diventati di proprietà comunale e oggi è scattato l'intervento di rimozione. "Attraverso una ditta di Seregno i contenitori sono stati svuotati, schiacciati e conferiti in un'altra ditta che raccoglie ferro di Seveso per la demolizione e lo smaltimento - spiega il comandante della Polizia Locale Valter Bragantini - Nella vecchia discarica al confine con Camnago ce ne sono altri 22 sequestrati in passato, che saranno affidati alla stessa ditta per l'eliminazione".






Otto giorni di tempo per richiedere i cartelloni pubblicitari
Per quanto riguarda i cartelloni pubblicitari, invece, "verranno tenuti in deposito per otto giorni, se il proprietario si fa avanti per richiederli, dato che sono in buono stato, dopo avergli elevato il verbale glieli riconsegniamo, in caso contrario provvederemo alla demolizione", conclude Bragantini.