Cesare Albertini Spa: Bosch conferma gli investimenti. Resta la preoccupazione per l’occupazione

Uilm Milano e Mb: “Non ci sarà l’avvio di procedure unilaterali, confermati gli investimenti ma rimane la preoccupazione per l’occupazione”

Cesare Albertini Spa: Bosch conferma gli investimenti. Resta la preoccupazione per l’occupazione
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Cesare Albertini Spa: oggi la dirigenza Bosch ha presentato il piano industriale

Il futuro della Cesare Albertini Spa

Confermato per i prossimi due anni un investimento di 20 milioni oltre alla volontà di non avviare procedure di mobilità unilateralmente. E'questo in breve il risultato dell'atteso incontro di questa mattina in Assolombarda a Milano tra i vertici di Bosch e le organizzazioni sindacali per la presentazione del piano industriale della Cesare Albertini.

L'acquisizione di Bosch nel giugno scorso

L'azienda, leader nella produzione di componenti automotive, solo pochi mesi fa aveva rischiato una caduta nel baratro: la precedente proprietà aveva infatti annunciato un totale di 200 esuberi su 429 lavoratori. Prospettiva che aveva mobilitato i dipendenti e i sindacati metalmeccanici. Poi, all’inizio di giugno, l'acquisizione della totalità delle azioni della società con stabilimenti a Villasanta, Quero e Turate, da parte di Bosch e la conseguente integrazione all’interno della divisione Automotive Steering.

Le garanzie di inizio estate

La multinazionale prima dell’estate, in attesa di un quadro più definito e della presentazione di un nuovo piano industriale, aveva garantito investimenti per il rilancio della storica azienda italiana e si era impegnata a non avviare procedure di mobilità. E oggi nel vertice in Assolombarda è arrivata la conferma: investimento di 20 milioni di euro nei prossimi due anni  e la volontà di non avviare procedure di mobilità unilateralmente.

Il commento della Uilm Monza Brianza

«Questa è una realtà storica del territorio - ha detto il segretario generale della Uilm Milano Monza e Brianza, Vittorio Sarti - che, dopo un lungo periodo di crisi, era necessario preservare e rilanciare. Abbiamo scongiurato l'ennesima strage dal punto di vista occupazionale che avrebbe lasciato in ginocchio centinaia di famiglie e il prossimo 14 settembre, al termine della cassa integrazione straordinaria rientreranno in servizio i 40 lavoratori ancora in cassa integrazione.

Preoccupa l'occupazione

Permane però la preoccupazione per il futuro, perché la dirigenza Bosch ha annunciato che l’attuale fatturato aziendale, se non si invertirà la tendenza, non può garantire il livello occupazionale di oggi, anche se con un impatto sui dipendenti nelle previsioni decisamente più ridotto rispetto a quanto era stato annunciato dalla precedente proprietà.

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