Chi era il Cardinale Tettamanzi - LA SUA STORIA IN BREVE
L'ultima uscita pubblica, il 25 marzo scorso, quando il Papa venne in visita pastorale a Milano e Tettamanzi chiese di essere trasportato in sedia a rotelle fino al Duomo
Dionigi Tettamanzi: dall'ingresso al seminario fino alla nomina a Cardinale
Chi era Dionigi Tettamanzi
Il Cardinale Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo emerito di Milano (Italia), è nato a Renate, il 14 marzo 1934.
Gli studi
È entrato all'età di undici anni nel seminario diocesano di Seveso San Pietro, dove iniziò gli studi, completati poi nel seminario di Venegono Inferiore. Lì frequentò anche i corsi istituzionali di teologia, fino alla Licenza ottenuta nel 1957.
Il 28 giugno del 1957 venne ordinato sacerdote dall'Arcivescovo di Milano, Mons. Giovanni Battista Montini, e pochi mesi dopo venne inviato al Pontificio Seminario Lombardo di Roma, dove rimase per due anni, frequentando la Pontificia Università Gregoriana.
Conseguito il dottorato in Sacra Teologia con una tesi su: «Il dovere dell'apostolato dei laici», rientrò in diocesi come professore di discipline teologiche ai chierici prefetti nei seminari minori di Masnago e di Seveso San Pietro, dove risiedette fino all'autunno 1966.
Trasferitosi presso il seminario maggiore di Venegono Inferiore, per oltre vent'anni vi insegnò Morale fondamentale e svolse i trattati del matrimonio e della penitenza sotto il profilo dogmatico-morale. Nello stesso periodo insegnò Teologia pastorale a Milano, sia presso l'Istituto Sacerdotale Maria Immacolata sia presso l'Istituto Regionale Lombardo di Pastorale. Tenne corsi di morale anche presso il seminario teologico dei Comboniani a Venegono Superiore, l'Istituto Teologico Fiorentino, il PIME di Milano.
Le pubblicazioni
Nel corso del suo insegnamento sono davvero tantissimi i libri pubblicati. Tra i principali temi trattati spiccano: le questioni di morale fondamentale accanto a quelle di morale speciale, con una preferenza per l'ambito del matrimonio, della famiglia, della sessualità e della bioetica. Non mancano interventi, di sacramentaria, ecclesiologia e teologia pastorale.
L'attività pastorale
Tutto ciò non l'ha però distolto dall'attività pastorale diretta, da lui sempre amata ed esercitata sia svolgendo il servizio domenicale nelle parrocchie di Masnago, San Pietro martire a Seveso, Santo Stefano Arno, Turate, sia prestandosi per la predicazione, la conduzione di ritiri e di esercizi spirituali, la direzione spirituale, a vantaggio soprattutto delle famiglie e delle persone consacrate nell'Istituto secolare delle «Oblate di Cristo Re», cui è stato vicino per diversi anni.
Il 1° luglio 1989 venne eletto Arcivescovo Metropolita di Ancona-Osimo. Ricevuta l'ordinazione episcopale nel Duomo di Milano dal cardinale Carlo Maria Martini il 23 settembre successivo, fece l'ingresso in Diocesi il 1° ottobre. Vi rimase circa un anno e mezzo. In quel periodo, oltre a rivestire l'incarico di Presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana, nel giugno 1990 venne eletto Presidente della Commissione Episcopale della CEI per la famiglia.
Dopo quattro anni di intenso lavoro al servizio della Chiesa Italiana, il 20 aprile 1995 viene nominato da Giovanni Paolo II Arcivescovo metropolita di Genova. In questa arcidiocesi fa il suo ingresso il 18 giugno: inizia così il suo ministero in terra ligure, dove riveste anche l'incarico di Presidente della Conferenza Episcopale regionale. Il 25 maggio 1995 viene nominato Vice Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (incarico ricoperto fino a maggio del 2000).
Dal luglio 2002 fino al 28 giugno 2011 è stato Arcivescovo di Milano la Villa Sacro Cuore di Triuggio dove aveva proseguito i suoi studi.
L'ultima uscita pubblica
L'ultima uscita pubblica, il 25 marzo scorso, quando il Papa venne in visita pastorale a Milano e Tettamanzi chiese di essere trasportato in sedia a rotelle fino al Duomo. Qui Francesco lo salutò e abbracciò lungamente per l'ultima volta.
Al suo fianco fino all'ultimo la fedelissima Marina, la perpetua compagna di una vita. Fra gli ultimi a fargli visita, il cardinale Angelo Scola, che gli successe nel 2012, e che ha lasciato il suo incarico a Monsignor MarioDelpini, nominato arcivescovo da papa Francesco lo scorso 7 luglio.