Amore finito male

Chiesto il rinvio a giudizio per Morgan per stalking. Ad accusarlo una monzese

Ad accusarlo una monzese. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per il cantante

Chiesto il rinvio a giudizio per Morgan per stalking. Ad accusarlo una monzese
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La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per Morgan. Il musicista monzese, al secolo Marco Castoldi, è accusato di stalking e diffamazione dalla ex fidanzata, una 31enne, cantante come lui, anche lei originaria di Monza. La resa dei conti in Aula è attesa a maggio, ma intanto il pm Carlo Cinque ha firmato la richiesta di rinvio a giudizio.

Stalking e diffamazione

Morgan in particolare è accusato di aver inviato messaggi su WhatsApp e tormentato con numerose chiamate al giorno la ragazza dopo che questa aveva deciso ad aprile 2020 di interrompere la loro relazione. E sarebbe andato avanti così fino a dicembre, quando poi la giovane ha deciso di sporgere denuncia. Si sarebbe anche presentato sotto casa sua a Milano e sotto l'abitazione monzese della madre di lei. Avrebbe anche minacciato di diffondere messaggi erotici della giovane in alcuni gruppi.  Non solo. Se la sarebbe presa anche con la famiglia di lei, accusandola tramite interviste sui giornali di aver sottoposto la 31enne  a una terapia psichiatrica forzata pur di allontanarlo da lui. E infine si sarebbe spacciato per un noto rapper per chiedere un incontro alla giovane che sta cercando di sfondare nel mondo della musica. Arrivando poi anche a minacciarla.

Ne aveva parlato anche Morgan

Lo stesso Morgan poco meno di un mesetto fa, in periodo pre Sanremo, aveva parlato di questa storia sui giornali, annunciando di essere stato denunciato. Aveva così ripercorso l'idillio amoroso con la monzese, che conosceva da molti anni e che definiva amica e amore. Fino a quando lei ha scelto di interrompere con lui. E allora Morgan aveva spiegato in un'intervista l'1 marzo come avesse fato fatica ad accettare la scelta: "Questa cosa mi ha scatenato un’inquietudine gigantesca, perché improvvisamente non posso più parlare con la persona con cui parlavo sempre. Lei era il cento per cento delle mie conversazioni, le nostre chat su Whatsapp erano diventate un romanzo di 500 pagine a settimana. Abbiamo fatto dieci anni così, scrivevamo e componevamo insieme, con naturalezza".

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