Chiudono tutte le aree gioco e il Parco. Stop anche ai mercati
Il provvedimento del sindaco di Monza Allevi chiede anche misure più drastiche a Roma
Parco di Monza e Giardini Reali, Parco della Boscherona, aree giochi e tutte le aree verdi comunali off limits da domani e fino al 3 aprile 2020. Sospesi fino al 22 marzo 2020 tutti mercati cittadini. Lo ha stabilito il Sindaco Dario Allevi con un’ordinanza che ha firmato stasera.
Situazione seria
L’impegno di tutti oggi per ripartire tra qualche settimana. "La situazione è molto seria - commenta il sindaco - Il Coronavirus corre e noi dobbiamo iniziare a correre più veloce di lui. Medici, infermieri, operatori sanitari stanno lavorando da giorni ininterrottamente, ma non è sufficiente. Il numero delle persone ammalate e che hanno bisogno di ricovero e di terapia intensiva cresce ogni giorno in maniera esponenziale. L’intero sistema sanitario rischia il collasso. Davanti a noi abbiamo una sola strada: dobbiamo stare a casa il più possibile, uscire solo per esigenze urgenti e limitare al massimo i contatti con altre persone. Impegniamoci oggi tutti per ripartire insieme tra qualche settimana più forti di prima".
Aperte solo le aree cani
Aree cani e viale Cavriga «free». L’ordinanza sindacale prevede, inoltre, il libero accesso alle aree cani, rispettando il divieto di assembramento e la distanza minima tra gli utenti che deve essere almeno di almeno un metro e l’apertura al traffico veicolare di viale Cavriga dalle 7.30 alle 9 e dalle 17.30 alle 19. Parco di Monza e Giardini Reali, Parco della Boscherona, aree giochi e tutte le aree verdi comunali invece resteranno chiuse per evitare assembramenti che anche nei giorni scorsi c'erano stati. Bloccati anche tutti i mercati.
Appello al Governo
Intanto i sindaci lombardi, tra cui Allevi, hanno scritto al Governo. Il provvedimento va nel senso delle richieste di ulteriori misure restrittive per la Lombardia fatte dai sindaci dei capoluoghi lombardi al Presidente Fontana nel corso di una conference call stamattina. I Primi Cittadini delle città capoluogo hanno sottoscritto un documento congiunto, insieme a Regione Lombardia, che chiede al Governo l'adozione di azioni più rigorose. "Occorre fermarci tutti per due settimane senza più distinzioni, riducendo di fatto i contatti sociali che sono il primo fattore di rischio per la diffusione del virus. Tutto questo garantendo naturalmente i servizi essenziali come la possibilità di acquistare generi alimentari e farmaci", spiega Dario Allevi.
Appello per i sostegni
Il documento sottoscritto dai Sindaci prevede anche forti e adeguate misure di risarcimento e sostegno per lavoratori e imprese e iniziative che impediscano il default dei bilanci comunali. "Solo una volta fermato il contagio, agendo nel modo più fermo e rigoroso, sarà possibile riaprire il capitolo del rilancio e della ripresa del nostro sistema economico e sociale», si legge nel testo. I Sindaci chiedono al Governo e a Regione «di assumere un urgente provvedimento che, unitamente alla sospensione degli obblighi fiscali, contributivi e di altro genere per cittadini e operatori economici, intervenga anche per sospendere termini e scadenze degli adempimenti amministrativi dei comuni".