Chiusura asilo San Giuseppe Arcore, Ie proposte di "ImmaginArcore"
Le proposte avanzate dalla civica di Carlo Zucchi

Chiusura asilo San GIuseppe di Arcore, ecco le proposte della civica "ImmaginArcore".
Dopo l'annuncio della Lega che scenderà in piazza il prossimo 8 febbario per contestare la decisione dell'Amministrazione comunale per la chiusura dell'asilo San Giuseppe, anche la civica "ImmaginArcore" lancia le sue proposte per il futuro della civica fondazione.
"Cancellano la memoria della città"
L'asilo San Giuseppe chiude, stritolato dal dissesto economico e dall'incapacità della politica, col concorso della pochezza di troppi chiamati a gestirlo.
Arcore perde uno dei luoghi della memoria, dove in molti hanno compiuto i primi passi del loro cammino educativo. Momenti che nessuno può facilmente dimenticare. Che nessuno più recupererà - si legge nel comunicato stampa diramato dalla civica - La storia del San Giuseppe sembra arrivata al capolinea, salvo che si riesca ad imporre a chi amministra la città di scriverne altri capitoli. La preoccupazione principale è per i posti di lavoro e, subito dopo, la tutela delle famiglie e dei bambini. Le responsabilità della politica sono diffuse. La destra non creda di poter raccogliere impunemente il prodotto del disastro, perchè di Arcore non si è mai occupata e tanto meno di San Giuseppe, interessata com'era a battaglie di incivltà, come quelle contro “i negri” del Piedibus, oppure scatenando risse allorchè si parlava d'immigrazione nella scuola.
Nel Consiglio di Amministrazione del San Giuseppe ha portato indirettamente alcune figure che non hanno certo brillato e si sono distinte per l'andirvieni.
La soluzione non sta nel tornare a dare alla Fondazione 300.000 euro all'anno, presi dalle nostre tasche e dalle nostre tasse. Certamente grandi responsabilità porta l'amministrazione guidata dal Sindaco Colombo, con l'assessore Palma, attore protagonista chiamata a recitare il copione dello stiamo facendo e state tranquilli che troveremo soluzioni.
Hanno avuto 9 anni di tempo per metter mano ad una situazione già critica.
Li hanno trascorsi nominando amici e amici degli amici, di volta in volta di ciascuno, nel Consiglio di Amministrazione, genta di specchiata onestà, ma che si è rivelata abbastanza disastrosa nel gestire una situazione difficle. Lo dice pure uno, non qualsiasi, di loro.
Quando sono state proposte, da parte di altri, persone all'altezza non si sono avute risposte e l'ultimo arrivato, baldo giovane scelto dal PD, pare se ne sia andato ancor prima di cominciare.Con la chiusura dell'asilo finirebbe un'epoca, mentre anche un'altra epoca sta per finire.
E' il tempo di questa amministrazionbe a giuda Rosalba Colombo, sostenuta da PD e lista civica.
Caserma dei carabinieri non realizzata a causa di un progetto incapibile nelle ragioni, Villa Borromeo ristrutturata pagandola oltre 18 milioni di cui non si ha una destinazione d'uso, una casa di riposo in una collocazione demenziale, un passaggio a livello chiuso prima di rilievi degli effetti sul traffico e a cui si pensa di rimediare con un paio di rotonde, un centro cittadino in stato penoso, una macchina comunale che perde i colpi non riuscendo neppure a fare più in tempo le gare d'appalto per il servizio dei parcheggi, assessori sonnacchiosi, o peggio ancora fantasma, e traffico, traffico, traffico... asfissiante
Proviamo a salvare il San Giuseppe
"Pensare che questa amministrazione possa salvare il San Giuseppe è complicato, ma dobbiamo provarci ricorrendo alle forze disponibili in città. Non so quali sia il progetto nella testa di Sindaco, Giunta e forze politiche che la sostengono, ammesso che ne abbiano uno. Non servono comunque demagogia e parole, bensì fatti. Una strada potrebbe essere quella della nomina di un commissiario chiamato a gestire il momento drammatico e a ricercare possibile vie d'uscita, o a certificare l'impossibilità di farlo (ci sta). Non però col semplice intento di guadagnare tempo. Le strade da percorrere sono tutte impervie, ma almeno vanno cercate. Vanno indubbiamente privilegiate quelle che salvaguardano i posti di lavoro, sapendo che esse possono comunque passare anche attraverso la collocazione dell'asilo in altre strutture, in un cambio di strutture e in eventuali ridimensionamenti delle attività.
"Trasferiamo la fondazione nel nido dell'area ex Falck"
Abbiamo un asilo nido in area Falck già pronto e pagato. Trasferire la Fondazione e questa sua parte di attività lì dentro sarebbe complesso, ma forse possibile.
Così come uno scambio di strutture tra Comune e Fondazione (San Giuseppe – Asilo Falck). Se si avesse un'idea di che fare dell'immobile del San Giuseppe in centro città, che non sia un'operazione immobiliare, si farebbe già in passo in avanti. Casa di riposo, lì invece che accanto al PalaUnimec, indipendentemente dai desiderata di Borgo Lecco? Oppure anche altro? E se è risolvibile al momento attuale la collocazione dei bimbi della scuola materna nelle strutture pubbliche, che fare in prospettiva con il nuovo asilo della materna? Occorre tanta immaginazione , che non significa lontananza dalla relatà, e un grande coraggio per ricercare soluzioni non banali.
Limitarsi a considerare assorbimenti del pesonale tramite bandi di gara per le nuove strutture può risultare rischioso. Quelli del fare, quelli di Avanti Arcore, quelli che “respirano ogni giorno cultura” (non chiamo a corresponsabile la cultura) stanno determinando il degrado della città. Cerchiamo ora soluzioni tutti insieme per salvare il San Giuseppe. E poi, nel 2021, alternative a chi amministra ora e alla destra.