Lutto

"Ciao maestra Michela", la scuola piange il sorriso dell'amata insegnante

Michela Vianello si è spenta a soli 57 anni dopo una breve malattia: lascia il marito, due figli e un'intera comunità in lacrime

"Ciao maestra Michela", la scuola piange il sorriso dell'amata insegnante
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Ha lottato fino all’ultimo per tornare a gioire di quella vita che il destino le stava portando via poco alla volta. Lo ha fatto con determinazione, ma soprattutto con amore. Non ce l’ha fatta Michela Vianello, 57 anni, la maestra delle scuole elementari di Carnate che la scorsa settimana si è spenta per sempre dopo aver combattuto contro un nemico subdolo e invisibile.

La scuola piange il sorriso della maestra Michela

Una battaglia che, purtroppo, è durata solo pochi mesi.

"Abbiamo saputo della sua condizione lo scorso agosto, subito dopo le vacanze, perché una volta rientrati non si sentiva molto bene - racconta il marito Giancarlo Perego sostenuto dai figli Elisa e Jacopo - E’ stata una doccia gelata per tutti. Però nessuno si è dato per vinto, ci siamo subito mobilitati per le cure e le terapie che inizialmente hanno dato buoni risultati. Poi però, dopo qualche tempo, un nuovo tracollo e un rapido percorso verso l’ineluttabile"

Da Venezia a Carnate per amore

Nata e cresciuta a Venezia, Michela aveva lavorato da ragazza all’interno del consolato del Belgio. Poi, seguendo l’amore, si era trasferita in Brianza, dove aveva trovato lavoro come insegnante prima a Ronco, poi a Bernareggio e infine a Carnate, dove alle scuole elementari era di ruolo ormai dal 2005.

"Tutti le volevano un gran bene ed effettivamente era impossibile non apprezzare una donna come lei - proseguono i famigliari - Riservata e timida, ma altrettanto solare e allegra con i suoi bambini, che per lei erano come figli. Anche in questi ultimi difficili mesi ha dato prova di un coraggio veramente sorprendente. Non si è mai arresa, ha lottato ogni giorno contro questa difficile situazione mantenendo sempre viva la speranza di gettarsi tutto alle spalle".

Purtroppo, però, così non è andata. Nonostante tutto la famiglia è rimasta unita. Anzi, in questa prova di estrema sofferenza ha saputo trovare ancora più forza proprio grazie alla donna.

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