Colpisce con un pugno la ex convivente e aggredisce i Carabinieri, arrestato 48enne
Si tratta di un operaio già noto alle forze dell'ordine, Il giudice gli impone di avere "maggiore familiarità" con i Carabinieri.
Colpisce con un pugno la ex convivente e aggredisce i Carabinieri intervenuti. Arrestato un operaio 48enne. Il giudice gli impone di avere maggiore familiarità con i Carabinieri.
Colpisce la ex, arrestato operaio di 48 anni
E' successo domenica sera. I Carabinieri sono intervenuti in seguito alla richiesta pervenuta da una donna 33enne in forte stato di agitazione per la presenza molesta del suo ex convivente nei pressi della sua abitazione, a Lazzate. Prontamente la centrale operativa della Compagnia di Seregno ha inviato i Carabinieri di Lentate sul Seveso per verificare la situazione. Nei pressi dall’abitazione, seduto su una panchina, i militari dell’Arma hanno trovato l’uomo, un 48enne di Milano ma di fatto anch’egli domiciliato da tempo a Lazzate, che era in evidente stato di ebbrezza alcolica. Tra l'altro, gli uomini dell'Arma, una volta sul posto, si sono accorti che il lunotto posteriore dell’autovettura della donna era stato frantumato.
Fasi concitate, colpito anche un militare
Durante le fasi di accertamento, alla presenza dei militari dell’Arma, l’uomo - un operaio con origini egiziane, operaio, già noto alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio - si è improvvisamente scagliato contro la donna, colpendola al volto con un pugno, e ha scaraventato violentemente contro l'auto uno dei Carabinieri, che era intervenuto per fermarlo. L'uomo è stato però bloccato e arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, oltre che denunciato per le lesioni personali procurate alla donna. Questa è stata poi trasportata in “codice giallo” al Pronto soccorso dell'ospedale San Gerardo di Monza, dove le è stato riscontrato un trauma cranico giudicato guaribile in sette giorni.
Udienza fissata per il 3 settembre
In seguito all'episodio, il 48enne è stato trattenuto nelle camere di sicurezza del comando dell'Arma di Lentate sul Seveso e, successivamente, è stato trasferito al Tribunale di Monza dove è stato convalidato l’arresto. Decisione giustificata dai gravi indizi di colpevolezza, «ritenendo, quanto al pericolo di reiterazione del reato, la sussistenza dell’esigenza cautelare in ragione dell’oggettiva personalità dell’imputato, desumibile non solo dai sui precedenti penali, ma anche dalla dinamica stessa dei fatti, che ne testimonia una certa irruenza nei modi, tali da poter far concretizzare il rischio che questi commetta fatti di analoga natura", tuttavia il giudice "ha ritenuto che le peculiari qualità dell’indagato e, in particolare, la sua oggettiva familiarità con le forze dell’ordine, possano indurre a ritenere sufficiente un innalzamento del contatto con le stesse tramite l’obbligo di presentazione quotidiano alla polizia giudiziaria». Pertanto, ha disposto l’immediata liberazione con l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Nel frattempo, l’udienza è stata rinviata al 3 settembre.