Omate

Colpo grosso alla floricoltura

Incredibile assalto notturno al vivaio «Radaelli» di Omate: bottino e danni ingenti

Colpo grosso alla floricoltura
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Per assicurarsi la fuga e ostacolare proprietari e forze dell’ordine hanno persino tagliato alcuni alberi lasciandoli di trasverso lungo la strada sterrata attraverso laquale hanno messo a segno il blitz. Non solo, hanno persino bloccato con del fil di ferro il cancello elettrico dell’ingresso principale per guadagnare altro prezioso tempo.

Colpo grosso alla floricoltura

Un piano studiato nei minimi particolari per il colpo, anzi i colpi, che hanno dell’incredibile, messi a segno tra sabato e domenica della scorsa settimana a Omate. A finire nel mirino di una banda di ladri professionisti sono stati la notissima «Floricoltura Radaelli» e una vicina ditta che commercializza bancali di legna e pellet.

L’operazione dei malviventi, evidentemente studiata nei giorni precedenti anche con sopralluoghi, è incominciata verso le 20 di sabato, come poi ricostruito dal titolare della ditta che commercia legname.

il titolare della ditta che commercia legname con il camion usato dai malviventi per sfondare il portone del capannone della vicina «Floricoltura Radaelli». Camion che poi è stato abbandonato dai malviventi e recuperato dal proprietario

«Sono entrati nel mio capannone una prima volta verso le 20 per rubare - ha raccontato - Hanno portato via un po’ di materiale. Una telecamera interna ha ripreso la scena, ma purtroppo in quel momento avevo il cellulare scarico e quindi non ho ricevuto il segnale d’allarme con le relative immagini. Ho potuto quindi ricostruire quanto accaduto solo a posteriori. In sostanza i ladri, dopo aver messo a segno questo primo colpo e aver notato la presenza all’interno del capannone anche di due furgoni e di un camion, si sono allontanati restando però in zona per capire se qualcuno si fosse accorto della prima incursione. Quando hanno avuto la certezza di poter agire indisturbati, un paio d’ore dopo sono tornati per completare l’opera».

Forzato il cancello principale, hanno rovistato nei cassetti dell’ufficio trovando le chiavi dei mezzi. Hanno quindi messo in moto il camion e uno dei due furgoni (l’altro si è salvato perché con la batteria scarica) e se ne sono andati indisturbati. Non però per dileguarsi definitivamente, ma per spostarsi di sole poche decine di metri.

Il loro principale obiettivo era infatti la vicina «Floricoltura». Attraverso la strada di campagna che conduce da un’attività all’altra hanno raggiunto il retro del vivaio «Radaelli», passando con camion e furgone attraverso un campo. Non prima, però, come detto, di aver tagliato alcune piante che hanno poi messo di traverso lungo la strada di campagna per coprirsi la fuga in direzione di Cavenago nel caso in cui forze dell’ordine e titolari delle attività fossero giunti sul posto dalla parte di Omate.

A quel punto hanno letteralmente abbattuto parte della recinzione e del muretto in cemento per creare un varco sufficiente ad entrare nella proprietà della «Floricoltura» con il camion precedentemente rubato.

«Camion che hanno usato per sfondare, a tutta velocità, il grosso portone di accesso del nostro capannone - ha raccontato uno dei titolari della “Radaelli” - Una volta all’interno, in 4 minuti, come abbiamo potuto vedere dalle telecamere, hanno portato via tutto: tagliaerba, decespugliatori, soffiatori e molto altro ancora. Li hanno caricati sul furgone precedentemente rubato, insieme al camion, nella ditta accanto».

Titolari sul posto con i Carabinieri

Una scena che i titolari del vivaio hanno seguito in diretta, da casa, attraverso l’impianto di videosorveglianza collegato con gli smartphone. In pochi minuti si sono quindi precipitati sul posto allertando anche i Carabinieri. Quando però proprietari e forze dell’ordine sono giunti al cancello d’ingresso hanno trovato un’altra incredibile sorpresa.

«I ladri avevano fissato con del fil di ferro il cancello elettrico al palo di supporto della recinzione impedendo di fatto l’apertura e guadagnando quindi altro tempo per la fuga - hanno raccontato ancora - Abbiamo quindi dovuto tagliare il fil di ferro per entrare».

Nel frattempo i malviventi si erano già dileguati verso Cavenago, sempre attraverso la strada di campagna posta sul retro utilizzando per la fuga il furgone rubato, riempito di materiale e strumenti per il giardinaggio. Hanno invece abbandonato sul posto il camion usato come ariete, restituito quindi al proprietario della ditta adiacente.

Il bilancio, tra bottino e danni, ammonta a parecchie decine di migliaia di euro.

(in copertina l'esterno della Floricoltura Radaelli)

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