Come sarà l'influenza 2017-2018?
Ci sono specifiche categorie di persone che devono prestare particolare attenzione: in primo luogo i bambini molto piccoli e gli anziani,

L'influenza a cui stiamo andando incontro non sarà più aggressiva di quelle degli anni passati. Occhio a bambini e anziani
Influenza, cosa ci aspetta il prossimo inverno
Finisce l'estate e con gli asbalzi di temperatura iniziano i primi raffreddori e i primi timidi segnali di vurus influenzali.
Ma come sarà l'influenza 2017-2018? Da non prendere sotto gamba, sicuramente, ma non molto diversa da quella dell'inverno scorso.
La campagna vaccinale prenderà il via a metà ottobre, e sono già state pubblicate le specifiche relative alla composizione del vaccino preparato per la nuova stagione, che ha subito leggeri cambiamenti rispetto alla versione del 2016.
Nuova variante
È stata infatti inserita una variante relativa al virus AH1N1, altrimenti nota come Michigan, su diretta raccomandazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e del Comitato per i Medicinali per Uso umano dell’Agenzia europea dei farmaci.
Quanti a letto?
L'influenza in arrivo costringerà a letto circa 5 milioni di italiani ma saranno tra gli 8 e i 10 milioni le sindromi provocate da altri virus respiratori parainfluenzali.
L’anno scorso, stando alle statistiche dell’Istituto superiore di sanità sono state 5,5 milioni le persone rimaste a letto, con una percentuale di incidenza di 93 casi ogni mille abitanti (non molto dissimile alla pandemia del 2009-2010, quando si toccò quota 99). I casi gravi di influenza furono 162, mentre 68 i decessi legati al virus influenzale.
Quando parlare di vera influenza
Gli esperti sottolineano, come ogni anno, che per parlare di vera infleunza si devono verificare tre condizioni contemporaneamente:
- febbre elevata (>38°) a insorgenza brusca,
- sintomi sistemici come dolori muscolari/articolari
- sintomi respiratori come tosse, naso che cola, congestione/secrezione nasale o mal di gola
Per tutti gli altri casi si parla invece di virus parainfluenzali.
I pazienti più a rischio
Sebbene l'infleunza di quest'anno non sia più aggressiva di quelle precedenti occorre sottolineare che ci sono specifiche categorie di persone che devono prestare particolare attenzione. In primo luogo i bambini molto piccoli, così come gli anziani, gli immunodepressi e coloro che sono affetti da patologie croniche. Queste categorie sono più esposte a sviluppare delle complicanze, anche gravi.