Commissione speciale in visita al carcere di Monza

La Commissione Speciale per la situazione carceraria in Lombardia, presieduta da Fabio Fanetti (Lista Maroni), ha visitato questa mattina la casa circondariale di Monza. Presidente Fanetti: “Bene l’organizzazione e l’attenzione ai detenuti”. La direttrice smentisce una “emergenza suicidi”: “Tre casi dal 2011 ad oggi”

Commissione speciale in visita al carcere di Monza
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La Commissione Speciale per la situazione carceraria in Lombardia, presieduta da Fabio Fanetti (Lista Maroni), ha visitato questa mattina la casa circondariale di Monza.
Erano presenti i Consiglieri Mario Mantovani (Forza Italia), Carolina Toia (Lista Maroni), Michele Busi (Patto Civico), Paola Macchi (M5S), Laura Barzaghi ed Enrico Brambilla (PD).
A fornire i dati sulla situazione del penitenziario e a rispondere alle domande dei consiglieri erano presenti la direttrice del carcere, Maria Pitaniello e Francesca Valenzi, direttrice dell’Ufficio detenuti e trattamento del Prap.

La visita era stata richiesta dalla Consigliere Paola Macchi anche per un confronto sul numero dei suicidi. “Dal 2011 ad oggi si sono verificati 3 episodi”, hanno chiarito Pitaniello e Valenzi, di fatto smentendo alcuni dati circolati nei mesi scorsi che parlavano di 8 decessi per suicidio negli ultimi cinque anni (ai 3 detenuti che si sono tolti la vita, vanno poi sommati altri 6 decessi dal 2011 per cause naturali). Dopo l’episodio di novembre 2016 è stata aumentata la presenza di medici psichiatri, mentre le ore di supporto psicologico sono sempre state in linea con i protocolli.

Attualmente il carcere di Monza accoglie 626 detenuti (nel 2011 erano 888): di questi il 50% sono stranieri (comunitari ed extracomunitari). Oltre 300 detenuti sono tossicodipendenti. 70 reclusi sono occupati in attività lavorative, altri 50 saranno a breve impegnati in un servizio di call center. Tra i servizi che occupano i detenuti figurano la lavanderia, il pastificio, la sartoria, un reparto assemblaggio. I periodi di permanenza all’esterno delle celle, che coinvolgono la quasi totalità della popolazione carceraria, variano da 5 a 12 ore giornaliere e prevedono diverse attività socio-ricreative, alcune programmate ad hoc per detenuti con disagio psichico (danzaterapia e arteterapia). 286 detenuti stanno scontando una pena definitiva, la maggior parte dei restanti sono in attesa di giudizio. Oltre all’assistenza psicologica fornita all’interno per detenuti e personale, è attivo uno sportello psicologico per gli agenti di polizia penitenziaria e per il personale del carcere presso l’ospedale San Gerardo di Monza. 34 i detenuti attualmente ospitati presso il reparto infermeria.
“La situazione è sotto controllo sia dal punto di vista organizzativo che dell’attenzione agli aspetti sanitari e psicologici, anche grazie alla stretta collaborazione con Ats e Asst – ha dichiarato il Presidente della Commissione Fabio Fanetti – Positive sono le possibilità di lavoro offerte all’interno della struttura e anche il sostegno ai detenuti attraverso i laboratori di danza e arte. Dal 1 marzo sono state potenziate le ore di presenza di psichiatri che affiancano il lavoro degli psicologi, e questo è un aspetto fondamentale dell’assistenza. Il lavoro di monitoraggio e di attenzione della nostra Commissione continuerà”.

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