Concorezzo e Monza piangono la colonna del volontariato e dell'associazionismo
Mario Arosio avrebbe compiuto cent'anni ad agosto: era scampato alla mitragliatrice nazista.
Concorezzo e Monza piangono la colonna del volontariato e dell'associazionismo. Mario Arosio avrebbe compiuto cent'anni ad agosto: era scampato alla mitragliatrice nazista.
Due comunità in lutto
Due comunità in lutto per la scomparsa di una vera e propria colonna dell'associazionismo locale. Concorezzo e Monza dicono addio a Mario Arosio, fondatore dell'Avo e del Capannone. Una vita vissuta all'insegna della solidarietà e a un vero e proprio miracolo: negli anni della Seconda guerra mondiale, infatti, Arosio riuscì a scampare alla mitragliatrice nazista, tornando a piedi a Monza dal campo di concentramento in cui era stato imprigionato.
"Scampato alla mitragliatrice nazista, in campo di concentramento, negli anni bui della Seconda guerra mondiale, è ritornato a piedi a Monza, sapendo di aver ricevuto un miracolo - lo ricordano i famigliari - Grande innovatore e mente fervida, ha saputo legare il suo successo imprenditoriale alla Candy con Niso Fumagalli, negli anni della ricostruzione del dopoguerra, con una piccola azienda dietro casa per poi svilupparsi a Concorezzo con imprese produttive , che negli anni '80 hanno dato occupazione femminile sul territorio in maniera significativa. Imprenditore "fai da te" attento e illuminato, Mario aveva sviluppato modelli di lavoro e sistemi di flusso organizzativo, quando ancora non si parlava di analisi di processo e valore delle risorse interne".
Tanto impegno professionale, ma con lo sguardo sempre rivolto agli altri
Il grande impegno profuso in ambito professionale non ha mai messo in secondo piano l'attenzione per gli altri. Mario Arosio, infatti, è stato tra i fondatori di diverse realtà associative, tanto a Monza quanto a Concorezzo.
"Il lavoro non gli ha mai fatto dimenticare il miracolo che lo ha risparmiato, offrendo il suo tempo e contributo all’ Unitalsi Monza, insieme al suo ispiratore Dottor Nova e poi con l’amato amico Gianni Bettini, ha compiuto innumerevoli pellegrinaggi a Lourdes, alla Madonna che lo ha sempre accompagnato - continuano i famigliari - Grande promotore e sostenitore della Casa della Gioia a Borghetto Santo Spirito oggi e ieri quella di Loano, Mario ha passato decenni, insieme alla sua amata moglie Bruna, a coordinare lavori di sistemazione e cucina per ospiti e lavoratori. Per sostenere il ricovero ospedaliero per chi soffre, insieme al Dottor Nobili, altro amico di vita, negli anni 80/90 fondano AVO Associazione Volontari Ospedalieri Monza. Sempre negli stessi anni, non ha dimenticato di offrire opportunità di formazione, inserimento lavorativo e di realizzazione sociale a persone svantaggiate, fondando insieme ad altri la cooperativa sociale di solidarietà Il Capannone di Concorezzo, diventandone Presidente dal 1986 al 1992".
La passione per lo sport
Indimenticabile, infine, anche il suo impegno in ambito sportivo. Soprattutto nella sua amata Pallavolo Concorezzo, che pochi minuti fa lo ha ricordato con un toccante messaggio su Facebook.
"Nell’ambito sportivo, grande appassionato della pallavolo e agguerrito sostenitore della disciplina e della solidarietà che lo sport può formare i giovani, ha assunto la Presidenza della Pallavolo Concorezzo negli anni 70/80, raggiungendo risultati eccellenti per le varie squadre concorezzesi: valori di vita , che ancora oggi sostengono il presidente, il figlio Alberto, che ne ha raccolto l’eredità".
I funerali di Mario Arosio verranno celebrati domani, giovedì 8 febbraio 2024, alle 15 nella chiesa parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano a Concorezzo. Questa sera alle 20.30 verrà invece recitato il Santo Rosario.
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