Delitto

Confessa un omicidio sulla scheda elettorale, giallo a Villasanta

"Per le forze dell'ordine. Ho ucciso un uomo. È sepolto in un cantiere area nord di Villasanta". È il messaggio trovato dagli scrutatori lo scorso 25 settembre

Confessa un omicidio sulla scheda elettorale, giallo a Villasanta
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Una scritta in stampatello trovata su una scheda elettorale alle ultime elezioni politiche del 25 settembre: "Per le forze dell’ordine. Ho ammazzato un uomo. E’ sepolto in cantiere area nord. Date lui sepoltura cristiana, vi prego".

L’autore ha utilizzato la matita copiativa, fornita dagli addetti prima di entrare in cabina a votare e la scritta è stata trovata sulla scheda di colore rosa, quella utilizzata per l'elezione dei membri della Camera dei Deputati.

E' accaduto in un seggio alle ultime elezioni politiche

E’ successo in un seggio elettorale di Villasanta, al momento dello spoglio, iniziato dopo le 23 della sera dello scorso 25 settembre. Le scrutatrici e la presidente, raggelate dall’inquietante messaggio, hanno consegnato la scheda alla polizia, che oggi indaga per omicidio e occultamento di cadavere.

Si indaga per omicidio e occultamento di cadavere

Gli agenti della Squadra Mobile sono partiti da un’impronta digitale, trovata sul foglio, e ovviamente dall’elenco di nomi contenuti nella lista elettorale. L’autore si nasconde, infatti, tra le centinaia di persone che si presentarono a votare quella domenica. Un giallo a cui gli investigatori, secondo quanto emerso, starebbero per dare una soluzione.

Subito dopo lo spoglio la scheda contenente lo sconvolgente messaggio, estratta dall'urna dagli scrutarori, è stata consegnata nelle mani dei carabinieri e successivamente degli agenti della Squadra Mobile. Quella sera arrivò anche la Digos e il seggio venne chiuso per oltre trenta minuti per permettere alle forze dell'ordine di iniziare le indagini.

Da allora, molti cittadini villasantesi sono stati convocati dalla polizia di Monza per essere interrogati. Segno che gli investigatori non hanno dubbi: non è uno scherzo, non si tratta del gesto di un mitomane.

La confessione appare credibile

Secondo gli inquirenti la confessione non sarebbe il gesto di un mitomane ma una raccapricciante confessione, ovviamente tutta da chiarire e verificare. L'elemento di partenza, dicevamo, è una prova: una impronta digitale trovata sulla scheda. Tra gli altri elementi da chiarire c'è anche il luogo dove il cadavere sarebbe stato seppellito: il cantiere dell'area nord, meglio conosciuto come l'"ecomostro".

Si tratta di un edificio che doveva essere pronto per Expo 2015 e che avrebbe dovuto opitare anche un hotel di lusso. Ora si trova in stato di completo abbandono ed è nella disponibilità del curatore fallimentare che non riesce a trovare un acquirente, nonostante le molteplici aste al ribasso. Una vicenda dai contorni ancora tutti da chiarire.

 

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