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Contagi dimezzati, ma attenzione allo shopping folle

Non si arresta l'onda lunga dei morti e il sindaco Allevi invita anche alla prudenza

Contagi dimezzati, ma attenzione allo shopping folle
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I contagi sia a Monza che in Brianza si sono dimezzati e sono stati durante la settimana appena trascorsa i più bassi degli ultimi due mesi. Segnale che la curva sta scendendo, ma non certo che l’emergenza sia finita. Perché i nuovi positivi restano comunque molti. Lo conferma anche il sindaco di Monza Dario Allevi: «Abbiamo solo cambiato colore, ma resta alta l’attenzione perché il virus circola ancora e molto. Onestamente voglio vedere il giallo prossimamente, non rischiare di tornare zona rossa, quindi chiedo a tutti di continuare a comportarsi con prudenza per non dover imbatterci nella terza ondata dopo Natale», ha spiegato.

Contagi in calo, ma i morti non si fermano

Certo i dati sono un buon auspicio per il passaggio in zona arancione: nella settimana appena trascorsa abbiamo avuto di media 72 contagi nuovi al giorno a Monza e 512 in Brianza, ma purtroppo l’onda lunga dei morti non si è ancora arrestata. In una settimana a Monza ne sono morti altri 17 portando il totale a 329 dall’inizio della pandemia.
Il ritorno a una situazione meno critica lo si vede però anche sul fronte dei contagi scolastici: scende il numero delle classi in quarantena (erano state 19 le scorse settimane solo a Monza città, oggi ve ne sono appena 5) e in questo senso molto aiuta che i ragazzi delle superiori siano ancora in Dad. Tornano invece a scuola con più serenità gli studenti di seconda e terza media. «Purtroppo questo sarà uno dei dati che ci impiegherà più tempo a scendere, così come il numero dei decessi che dovrebbe aver raggiunto il picco di questa seconda ondata - ha aggiunto Allevi - Finora in Brianza ci sono stati 42699 contagi con 1453 morti, mentre a Monza 6176 con 330 deceduti. E sebbene la curva stia scendendo l’impegno nel curare i malati negli ospedali è ancora molto elevato per il personale sanitario, alle prese ancora con una situazione di emergenza per cui non posso che ringraziare medici e infermieri».

La situazione negli ospedali

Purtroppo la situazione resta complicata nelle Terapie intensive perché qui i numeri non scendono (attualmente sono ancora 51 le perone ricoverate). Dopo il picco del 16 novembre con 504 pazienti Covid in carico all’Asst, ieri lunedì 30 novembre 2020 i ricoveri complessivi tra ospedale di Monza e di Desio sono scesi a 379 (erano 423 martedì e 401 venerdì). «Negli ultimi giorni si sta al contempo assistendo a una graduale riduzione degli accessi di pazienti Covid positivi che, se consolidata e confermata, potrà consentire un ritorno ad una situazione di ristabilito equilibrio», ha aggiunto il direttore generale Mario Alparone.

Entusiasmo, ma con attenzione

Se con l'ingresso in zona arancione c'è tanto entusiasmo, Allevi però invita anche alla prudenza.  «Per molti negozi brianzoli il fatturato di Natale vale tra il 10 e il 30% di quello dell’intero anno, il fatto che abbiano potuto aprire significa molto - ha quindi rimarcato - C’è tanta voglia di uscire e va benissimo sostenere i negozi di vicinato, ma facciamolo evitando gli assembramenti scegliendo tutti gli stessi orari e giorni. Chi può eviti quelli di maggior affluenza e i weekend». Insomma,  Allevi ha rilanciato l’appello di sostenere il commercio locale, ma con una regola di fondo. «Mi hanno detto che domenica moltissimi cittadini si sono riversati in strada felici della riapertura dei negozi e che quindi si sono creati assembramenti - ha rimarcato - Sono felice che ci sia la voglia di acquistare nei nostri negozi e rinnovo l’invito di sostenere il commercio di vicinato, ma ricordiamoci che l’emergenza non è finita e che laddove c’è un numero troppo elevato di persone, anche se con le mascherine, è impossibile garantire il distanziamento e quindi l’efficacia della prevenzione del contagio». Da qui la richiesta, per chi può, come i pensionati o le casalinghe, di evitare di affollare il centro nei weekend o nei momenti di maggiore afflusso. «Cerchiamo di diluire nelle sette giornate e nei diversi orari, per evitare resse, lo dobbiamo anche ai nostri sanitari che stanno facendo i salti mortali per curare tutti i malati. Abbiamo cambiato colore, ma facciamo attenzione se vogliamo passare al giallo e non tornare zona rossa dopo Natale creando una pericolosa terza ondata di contagi». Problemi, invece non si sono registrati al Parco di Monza, anche per l’ampiezza del luogo che ha consentito di evitare gli assembramenti.

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