Intervento provvidenziale

Coppia di eroi salva due vite

Lui ex vigile a Veduggio con Colzano, lei infermiera all’ospedale di Carate hanno soccorso i dirimpettai nel lago.

Coppia di eroi salva due vite
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Due eroi. E per una volta l’appellativo non è esagerato.

Coppia di eroi salva due vite

Il coraggio di Massimo Frigerio, 54 anni, ex vigile a Veduggio, ora a Garbagnate Monastero, e sua moglie, Maria Pia Mazzara, 58 anni infermiera all’ospedale di Carate, ha permesso di salvare la vita a una coppia che rischiava di annegare nel lago di Lecco.

Tutto è successo martedì 23 agosto a Bellano: la coppia, originaria di Inverigo, stava trascorrendo un giorno di riposo nella loro casa al lago.

«Mi trovavo sul balcone di casa nostra, quando ho sentito qualcuno che gridava - ricorda Maria Pia - Inizialmente pensavo fossero bambini che giocavano, ma poi mi sono accorta di quanto stava succedendo. Ho visto il mio vicino, Cesare, che cercava di soccorrere la sua compagna, Olga, che annaspava e chiedeva aiuto: erano entrambi in difficoltà. Non ci ho pensato due volte: ho gridato per chiamare mio marito, che era poco distante, e lui si è accorto subito di quanto stava accadendo e si è tuffato».

L’intervento di Frigerio ha permesso il salvataggio della donna, portata a riva, salva ma fortemente choccata dall’accaduto.
«Mi sono accorta, poi, che in acqua c’era anche Cesare: subito ho richiamato mio marito - prosegue Maria Pia - Intanto i bagnanti che si trovavano in zona hanno contattato i soccorsi».

Rientrato in acqua, Massimo ha raggiunto l’uomo, afferrandolo e riportandolo a riva.
Cesare era già sceso per più di cinque metri, una distanza che una persona comune non avrebbe mai potuto colmare.
Un intervento, dunque, più che provvidenziale: Frigerio è un ex vigile del fuoco discontinuo e aveva già provato esperienze di immersioni di salvataggio. Gli sono tornate utili per salvare il vicino che stava annegando.

Il massaggio cardiaco e il trasporto in ospedale

Una volta a riva le condizioni dell’uomo sono apparse molto critiche: completamente livido, Cesare aveva smesso di respirare. Provvidenziale, in questo caso, è stato l’intervento di Maria Pia Mazzara, infermiera di Pronto soccorso, che ha prontamente, senza perdere la calma, iniziato le manovre di rianimazione e il massaggio cardiaco.
«Era incosciente, cianotico, non rispondeva, ma io ho massaggiato lo stesso. Dopo circa due minuti Cesare si è svegliato - aggiunge - Sono stati momenti concitati, ma quando si è svegliato è stato un vero sollievo».
Fortunatamente, l’impegno di tutti ha permesso una buona riuscita delle operazioni.

Alcuni turisti inglesi, infatti, si sono attivati per segnalare all’ambulanza la spiaggia dove si stavano svolgendo i fatti. Questa però è di difficile accesso: l’operazione ha richiesto l’intervento dei Vigili del fuoco, passati dal lago grazie all’uso di un gommone.
I soccorritori hanno successivamente portato l’uomo in codice giallo all’ospedale di Gravedona. Ora la coppia sta bene e, grazie al tempestivo intervento dei coniugi Frigerio, i due fortunatamente non hanno nemmeno riportato danni irreparabili.

«Tutto è durato solo cinque minuti, ma che sono sembrati davvero interminabili – ha raccontato Massimo, sollevato di aver salvato una vita ma sfinito per l’avventura portata a termine – Io ero distrutto, avevo anche la pressione alta per via dell'adrenalina. Sapere che si sono salvati senza gravi conseguenze è una gioia inspiegabile, se mi dessero 10mila euro non sarebbe la stessa cosa. Anche col mio salvataggio, comunque, se non ci fosse stata mia moglie oggi saremmo stati molto infelici. E’ stata davvero brava a praticare il massaggio, continuando nonostante Cesare fosse già cianotico e non rispondesse agli stimoli. Quando sono andato all'ospedale lui mi ha spiegato che non si è quasi reso conto della gravità di quello che è successo. Non ricorda più niente di quel momento tragico, ma è importante che tutto sia finito bene», conclude.

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