Coprifuoco, le immagini della Capitale del mobile deserta - FOTO
Alle 23 di ieri sera anche le vie e le piazze della movida nel centro storico si sono svuotate rapidamente
Anche a Lissone, dallo scorso giovedì, è scattato il coprifuoco a partire dalle 23. Una città "spettrale" e avvolta nel silenzio quella che ieri, sabato, si è ammirata allo scoccare dell'ora del rientro.
Coprifuoco a Lissone
Se poco prima delle 23 le strade erano piene di auto dirette in tutta fretta alle abitazioni, a partire dalle 23 il silenzio ha preso il sopravvento. Le vie e le piazze della movida del sabato sera, infatti, di punto in bianco si sono svuotate. Chiusi i locali e serrande abbassate in bar e ristoranti, gli unici rumori che si sentono sono quelli dei televisori all'interno degli appartamenti e della leggera pioggerellina che picchietta contro le grondaie degli edifici.
Una città fantasma
Piazza Italia, solito raduno di giovani e famiglie grazie ai suoi bar e gelaterie, deserta. Deserta anche la centralissima piazza Libertà, dove Palazzo Terragni ha fatto da coreografia solo a qualche bottiglia di vetro abbandonata. Il coprifuoco ha colpito anche l'asse tra via Loreto e via Sant'Antonio che, soprattutto il sabato sera, solitamente è un via vai di persone che passeggiano per le vie del centro storico.
Anche i giovani che quotidianamente si ritrovano in piazza Giovanni XXIII davanti alla Prepositurale dei Santi Pietro e Paolo (creando non pochi problemi ai residenti), hanno deciso di "levare le tende" e rientrare a casa. Scene da città fantasma anche in piazza 4 Novembre - solitamente presa d'assalto da gruppi di ragazzi e famiglie - e nell'area giochi davanti alle biblioteche di Palazzo Vittorio Veneto.
Deserti anche i principali assi viari della città. Da viale Martiri della Libertà a viale Repubblica, da via Matteotti a via Buonarroti, passando per l'asse tra via San Giorgio e via Catalani.
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