Coronavirus, a Carate quattro mascherine per ogni famiglia
I dispositivi di protezione saranno distribuiti in questi giorni casa per casa da un gruppo di volontari del Comune. Il sindaco: attenzione ai truffatori.

Emergenza coronavirus: quattro mascherine per ogni famiglia di Carate Brianza. Saranno distribuite in questi giorni casa per casa da un gruppo di volontari.
Coronavirus, l'annuncio del sindaco di Carate Brianza
Il sindaco di Carate Brianza, Luca Veggian - come aveva anticipato al Giornale di Carate - ha annunciato in un videomessaggio sulla sua pagina Facebook l'invio a domicilio di quattro mascherine per ogni nucleo famigliare.
"Come sapete Regione Lombardia ha provveduto all'invio della prima tranche di mascherine e abbiamo scelto come modalità di distribuzione quella della consegna a domicilio. Lo abbiamo fatto per evitare che centinaia di persone escano di casa per cercare di reperire i dispositivi di protezione, per evitare pericolosi assembramenti ma anche per scongiurare che qualche furbetto ne approfitti per correre di esercizio in esercizio ad accaparrarsene il più possibile lasciando poi famiglie scoperte".
Una fornitura, resa possibile dalla generosità di tante associazioni, aziende del territorio e imprenditori. "Voglio ringraziarli tutti, così come ringrazio i volontari che inizieranno l'operazione di imbustamento e consegna delle mascherine a domicilio", ha rimarcato il sindaco.
"Chiedo la pazienza di attendere la consegna e di non incalzare con richieste di mancato recapito delle mascherine: è un'operazione lunga, che richiederà qualche giorno: ma assicuro che nessuno rimarrà scoperto e riceverà quattro mascherine per nucleo famigliare", ha aggiunto Veggian.
Attenzione alle truffe!
Il sindaco ha poi colto l'occasione del videomessaggio per lanciare un avvertimento ai caratesi mettendoli in guardia da truffatori che si presentano a casa: "Fate attenzione! Non aprite. Il kit verrà consegnato nelle cassette delle lettere postali. I volontari del Comune non entreranno in casa né vi chiederanno di aprire".