Coronavirus, a Monza saliti a 335 i contagiati

Coronavirus, a Monza saliti a 335 i contagiati. Cala leggermente la pressione sul San Gerardo, il sindaco attende il picco nei prossimi giorni

Coronavirus, a Monza saliti a 335 i contagiati
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Coronavirus, a Monza saliti a 335 i contagiati. E' l'ultimo report in città, riferito a ieri sera. La città, monitorata da un drone, si presenta completamente deserta, cala leggermente la pressione sul San Gerardo, mentre il sindaco Dario Allevi attende il picco nei prossimi giorni per poi vedere finalmente una diminuzione dei contagi da Coronavirus. Reso noto il report sui numeri di emergenza e ci sono novità anche per la raccolta differenziata.

Coronavirus, il bollettino quotidiano del primo cittadino

"Le persone risultate positive al tampone sono aumentati ancora, arrivando ad un totale di 335 - ha commentato Allevi - Da più parti ci confermano che siamo vicini al picco dei contagi e che nei prossimi giorni dovremmo vedere finalmente un calo. Io non vedo l'ora, siamo chiamati, però, a continuare a fare la nostra parte, ciascuno la propria". Del resto, i numeri parlano un po' da sé: dalla mattina del 4 marzo quando il sindaco con una rappresentanza della Giunta fece l'annuncio dei primi quattro casi di Coronavirus in città, i contagiati in 24 giorni hanno poi raggiunto le tre centinaia. Un aumento purtroppo preventivabile e anche un po' fisiologico in una città di oltre 120mila abitanti, capoluogo di Provincia, che passare o venirvi a lavorare numerosi pendolari o studenti.

San Gerardo un po' meno sotto pressione

Il sindaco, d'altro canto ha sottolineato come in queste ultime ore l'ospedale San Gerardo, pur nella drammaticità del momento e a fronte dello sforzo e responsabilità massacranti cui sono sottoposti medici e infermieri, stia rifiatando un po'. "Il fatto che la pressione sul Pronto soccorso del nostro Ospedale San Gerardo stia leggermente diminuendo nelle ultime ore mi rincuora", ha aggiunto Allevi. L'ospedale tra l'altro lunedì vedrà la visita del vicepresidente di Regione Lombardia, Fabrizio Sala e dell'assessore alla Sanità Giulio Gallera.

Coronavirus, il report sui numeri di emergenza

Sono 500 le telefonate arrivate al numero di emergenza 334/6311270 attivato dal Comune per le persone con più di 65 anni e 305 gli interventi effettuati. È il bilancio dei primi 20 giorni (dal 5 al 24 marzo) di "Noi ci siamo", un servizio del Comune di Monza dedicato agli anziani e alle persone in quarantena a causa dell’emergenza Coronavirus. Il secondo numero attivato, il 339/8738417, è invece dedicato a chi si trova in isolamento a casa (oggi sono circa 250). Il numero, gestito dai volontari della Protezione Civile, dal 18 al 24 marzo, ha visto 82 interventi (consegna a casa della spesa e dei farmaci, assistenza domiciliare e consegna di pasti caldi) per un totale di 58 persone in quarantena coinvolte.

Novità per la raccolta differenziata

Nelle abitazioni in cui sono presenti soggetti positivi al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria, debba essere interrotta la raccolta differenziata. E' la comunicazione arrivata nelle scorse ore dalla ditta Sangalli, l'azienda che gestisce la raccolta rifiuti e il servizio di igiene urbana in città, in accordo con le disposizioni dell’Istituto superiore di sanità. "Ne consegue che tutti i rifiuti domestici indipendentemente dalla loro natura e includendo fazzoletti, rotoli di carta, i teli monouso, mascherine e guanti, sono da considerarsi indifferenziati e pertanto raccolti e conferiti insieme - si legge nella comunicazione della Sangalli - Per la raccolta, inoltre, devono essere utilizzati almeno due sacchetti uno dentro l’altro o in numero maggiore in dipendenza della loro resistenza meccanica, possibilmente utilizzando un contenitore a pedale. Sulla base delle disposizioni disposte dall'Autorità gli operatori di Impresa Sangalli nulla devono né possono fare oltre al prelievo del sacchetto".

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