Coronavirus, strade e piazze deserte anche a Lissone FOTO
Poche anche le automobili in giro per la città, negozi e esercizi chiusi; le pattuglie della Polizia locale monitorano i parchi pubblici

Strade, piazze e parchi pubblici deserti a Lissone. L'Amministrazione ha diffuso alcune immagini ricordando la necessità di restare in casa e di evitare di uscire se non per stretta necessità.
Lissone, tutto chiuso
Piazza Libertà è deserta, poche le persone in coda (a debita distanza l'una dall'altra) davanti alla storica edicola. Il Parco De Capitani dietro a Villa Candiani-Magatti, solitamente gremito di ragazzini, è desolatamente vuoto e presidiato da una pattuglia della Polizia locale. Scomparsi anche i bambini sui giochi di piazza 4 Novembre e portoni chiusi a Palazzo Vittorio Veneto, sede delle biblioteche. Poche anche le auto che percorrono le strade della città.
L'Amministrazione ha voluto diffondere alcune immagini di come si presenta la città all'indomani del decreto di chiusura di quasi tutti gli esercizi commerciali prevista dal presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte.


















Il messaggio che il sindaco Concetta Monguzzi, da giorni, lancia è sempre lo stesso: "Restare in casa e limitare le uscite non necessarie".
Cosa è chiuso e cosa è aperto?
Il decreto annunciato dal premier su tutte le tv nella serata di ieri, prevede che tutti gli esercizi commerciali (ad esclusione di quelli considerati come di prima necessità) restino chiusi fino a nuovo ordine.
Aperti dunque (a titolo di esempio) supermercati, negozi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabacchi, edicole, distributori di carburante, ferramenta, negozi di articoli igienico-sanitari, uffici postali, banche e lavanderie.
Restano invece aperte le aziende e gli impianti produttivi con l'obbligo per i titolari di garantire le misure di sicurezza utili a contenere eventuali contagi e la diffusione del virus.
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