L'appello di una 20enne di Lentate

Coronavirus, volontaria della Croce rossa con sindrome rara aderisce alla campagna "Se esci mi uccidi"

Giulia Boffi, affetta da sindrome di Ehlers-Danlos e disautonomia, ha raccomandato di restare a casa per tutelare anche chi, come lei, è più fragile.

Coronavirus, volontaria della Croce rossa con sindrome rara aderisce alla campagna "Se esci mi uccidi"
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«State a casa, per la vostra salute e per chi è più debole. A rischio non ci sono solo gli anziani, ma anche milioni di persone che come me sono affette da malattie rare e croniche e sono fisicamente più fragili. State a casa, se uscite ci uccidete».

L'appello di Giulia, 20enne di Lentate

E’ l’appello forte, diretto, incisivo, lanciato da Giulia Boffi, 20enne lentatese volontaria del Comitato locale della Croce Rossa, che ha aderito alla campagna #seescimiuccidi, lanciata da Deborah Capanna, presidente del Comitato malati invisibili, per sensibilizzare sulla necessità di tutelare le persone affette da malattie rare e croniche, in questo periodo di emergenza dovuto al Coronavirus.

"Restate a casa, ricordatevi che ci siamo anche noi"

Giulia, affetta da sindrome di Ehlers-Danlos e disautonomia, ha prontamente raccolto l'invito di Capanna di pubblicare sui social la propria foto, con il nome della malattia e con l'hashtag #seescimiuccidi, e ha raccomandato di restare a casa: «Molte persone non si rendono conto delle conseguenze che i loro comportamenti possono avere su di noi, magari perché non sanno nemmeno della nostra esistenza. E’ importante che sappiano che ci siamo e che come tutti abbiamo diritto alla salute».

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