Corteo dei ristoratori in protesta. Corbetta "Piena solidarietà con categoria fra le più colpite dalle norme anti covid"
“La protesta del mondo della ristorazione è più che giustificata e non può lasciare indifferenti"
Corteo dei ristoratori dalla Brianza a Palazzo Lombardia. Corbetta: “Piena e convinta solidarietà a una categoria fra le più colpite dalle norme anti-Covid”.
Corteo dei ristoratori in protesta, Corbetta "Piena solidarietà con la categoria"
“La protesta del mondo della ristorazione è più che giustificata e non può lasciare indifferenti, considerando che si tratta di una delle categorie sicuramente più colpite dalle disposizioni contro la diffusione del Covid”.
Così Alessandro Corbetta (Lega), consigliere regionale, che insieme all’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico Guidesi e al consigliere regionale Senna ha incontrato i ristoratori e baristi brianzoli sotto Palazzo Lombardia, arrivati a Milano con un corteo di auto partito stamattina dalla Brianza.
“E’ un grido di dolore che va raccolto e va amplificato” – afferma Corbetta, che prosegue: “La chiusura forzata di bar e ristoranti ha un impatto devastante non solo sullo specifico comparto ma su tutta la filiera produttiva agroalimentare e naturalmente sotto il profilo occupazionale. Noi riteniamo che queste categorie debbano riaprire al più presto nel rispetto dei protocolli e delle misure di sicurezza, a cui i nostri imprenditori hanno dimostrato di ottemperare”.
“Quello che appare paradossale è che altri tipi di attività, dove le possibilità di assembramento sono molto più ampie, possano rimanere aperte mentre bar e ristoranti, che devono rispettare tutta una serie di limitazioni a partire da distanze e numero di coperti, sono costretti dalla legge a non poter aprire ai loro clienti”.
Il ricorso al Tar
“A tutte queste considerazioni – continua Corbetta – va aggiunto il comportamento inqualificabile del Governo che, a dispetto dei dati, ha voluto inserire la Lombardia in zona rossa, aggravando la già pesante situazione economica della nostra Regione. Un provvedimento punitivo a cui la Regione si è opposta con un ricorso al TAR, che spero verrà valutato positivamente”.