Ecco cosa chiedono i sindacati ai 55 Comuni brianzoli
Le Organizzazioni Sindacali chiedono alle Amministrazioni Comunali di attivare un confronto in vista della definizione del bilancio di previsione 2018

Le Organizzazioni Sindacali chiedono alle Amministrazioni Comunali di attivare un confronto in vista della definizione del bilancio di previsione per l’anno 2018
L'incontro a San Rocco
Le Organizzazioni Sindacali (Cgil, Cisl e Uil) chiedono alle Amministrazioni comunali di attivare un confronto in vista della definizione del bilancio di previsione per l’anno 2018. La richiesta intende dare continuità a quanto avvenuto negli scorsi anni per una definizione condivisa di iniziative e strumenti utili a realizzare obiettivi di miglioramento della qualità della vita, della solidarietà e della coesione sociale.
Una collaborazione solida
"Lo scorso anno la maggior parte dei Comuni della Brianza ha accolto la richiesta - hanno spiegato i referenti - favorendo l’attivazione di processi di miglioramento amministrativo e consentendo nello stesso tempo una maggiore consapevolezza delle scelte operate dalle Amministrazioni fra gli iscritti alle nostre Organizzazioni".
Ecco i punti affrontati
"In particolare i temi che sono stati esaminati sono il regime delle addizionali comunali, la progressività e le soglie di esenzione; le azioni per il contrasto dell’elusione e per il recupero dell’evasione fiscale; l’applicazione della normativa ISEE; le tariffe relative ai servizi di raccolta e smaltimento rifiuti e le proposte di miglioramento qualitativo; le politiche del territorio, dell’ambiente e della casa; le misure anti crisi (fondi dedicati e azioni specifiche); il tema del diritto allo studio; la razionalizzazione delle aziende partecipate e controllate; gli interventi da garantire in risposta alle diverse situazioni di fragilità, con particolare riferimento ai cittadini anziani e non autosufficienti; le politiche tese ad una reciproca conoscenza ed efficace e positiva interazione tra le comunità locali e quelle provenienti da altre realtà, in particolare riguardo all’accoglienza dei richiedenti la protezione internazionale, dei minori stranieri non accompagnati e ai cittadini migranti stabilmente residenti sul territorio".