Covid, il teatro come una casa: spettacolo per sei persone!
L'idea, tra ingegno e provocazione è del direttore del Villoresi Gennaro D'Avanzo dopo le disposizioni Covid. E per gli spettatori c'è anche il caffè
A Monza, l'idea, tra ingegno e provocazione è del direttore del Villoresi Gennaro D'Avanzo dopo le ultime disposizioni Covid che hanno fermato teatri e cinema. E per gli spettatori c'è anche il caffè offerto.
Covid e ingegno, a teatro come a casa
Da una parte l'amore ultradecennale per il teatro, dall'altra tanto ingegno napoletano. Da una parte un po' di sana provocazione, dall'altra la volontà di non rassegnarsi al Covid. E così D'Avanzo, di starsene con le mani in mano proprio non ne voleva sapere e ha partorito l'originale idea. L'appuntamento è per domenica 1 novembre al Teatro Villoresi. "Il mio teatro è la tua casa", il titolo dell'iniziativa. "Invito gli abbonati e gli appassionati per bere un caffè insieme - spiega D'Avanzo - Intratterò chi vorrà passare un po' di tempo con poesie d'autore e ricordi degli ultimi 40 anni di teatro. Il tutto, per un massimo di sei persone, come da disposizione del Decreto del presidente del consiglio dei ministri". Tre le fasce orarie in cui D'Avanzo dirà agli invitati "fate come se foste a casa vostra": alle 15.30, alle 16.15 e alle 17. "Staremo nel foyer e naturalmente nei tre appuntamenti il locale e le poltrone verranno sanificate secondo le previsioni anti Covid", aggiunge il direttore. Per informazioni e prenotazioni è possibile telefonare ai numeri 039.324532 – 379.1142848 - 340.8977040 o inviare una mail all'indirizzo di posta elettronica info@tearovilloresi.it
"Lasciateci almeno la domenica pomeriggio"
L'invito per sei persone, il massimo consentito nei ritrovi nelle abitazioni tra parenti e amici, ha dato però il destro a D'Avanzo per lanciare un appello alle Istituzioni e al Ministero per i Beni e le attività culturali: "Lasciateci almeno gli spettacoli della domenica pomeriggio. Non possiamo arrenderci totalmente al Covid. Avevamo appena ricominciato con due spettacoli della nuova stagione teatrale che già abbiamo dovuto fermarci di nuovo. Se ci fosse la certezza di aspettare il 24 novembre e poi riprendere, potremmo anche accettarlo, ma purtroppo in questa odissea Covid di certezze ne abbiamo avute pochissime. Ci dicono di pazientare per arrivare a Natale, ma di questo passo a Natale non ci arriviamo, con che mangiamo? Spero che tutti, Governo, Regione, Comune, ci diano una mano. Il teatro è un luogo sano, gli spettatori sono distanziati, hanno le mascherine, poltrone e wc vengono sottoposte a sanificazioni, perché fermarci?".