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Covid, troppi ricoveri. Raddoppio in Terapia intensiva

Si cresce al ritmo di dieci al giorno e il San Gerardo chiude reparti per dedicarli ai malati Covid

Covid, troppi ricoveri. Raddoppio in Terapia intensiva
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Aumentano al ritmo di dieci ricoveri al giorno i positivi al Covid che hanno bisogno di ospedalizzazione.
E così sono già esauriti all’ospedale San Gerardo i posti letto «ordinari» dedicati ai malati di coronavirus.

Salgono i ricoveri, posti finiti

E’ in corso, per l’ennesima volta la riorganizzazione del nosocomio per far fronte alla quasi certa terza ondata che ancora con violenza sta investendo il nostro territorio. Insomma, una nuova corsa contro il tempo per recuperare nuovi posti letto per prepararsi all’aumento di persone che avranno bisogno di respirazione assistita e cure ospedaliere. A ieri, lunedì, erano 148 i ricoverati di cui una ventina in Terapia intensiva (in questo caso più che raddoppiati in soli sette giorni). Numeri che preoccupano dal momento che la curva del contagio è di nuovo in salita (settimana scorsa erano «solo» 114 i ricoverati).

L'ospedale chiude reparti

E con la chiusura di reparti per far fronte a nuovi posti letto per il Covid andranno nuovamente ridotte le attività ordinarie dell’ospedale dedicate ad altre patologie (ovviamente quelle che non hanno carattere di urgenza). Ed è anche questo il vero problema di quando i contagi salgono troppo e gli ospedali si saturano. Che ci saranno anche molti morti «indirette» sul più lungo periodo.

Il sindaco è preoccupato

E’ preoccupato di questo, così come delle attività che nuovamente dovranno chiudere il sindaco Dario Allevi che ha appreso con grande dolore il ritorno alla zona arancione. «Il mio primo pensiero è andato alle attività già piegate da un anno di emergenza, non posso che appellarmi al Governo sperando che i ristori siano adeguati». Purtroppo però i dati sono da zona arancione. «La curva è in salita, abbiamo avuto una media di 38 casi in più al giorno a Monza e 284 in Brianza, ma già da venerdì sono ancora più alti - spiega Allevi - Anche le scuole stanno tornando ad essere colpite e si sono registrati casi di variante inglese. Quanto al rispetto delle norme chiedo responsabilità individuale, non possiamo arrivare ovunque con i controlli».

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