Crolla il controsoffitto della sala d'attesa, dentista miracolato
Stefano Radice, responsabile della clinica odontoiatrica in via Cadorna, ha già messo in sicurezza l'area ed è operativo.
«Ho visto il controsoffitto crollare a un metro da me, non credevo ai miei occhi. Per fortuna i danni erano limitati alla sala d’attesa e così, dopo aver messo in sicurezza l’area, lunedì abbiamo potuto accogliere i pazienti». Una domenica mattina da dimenticare per il 37enne di Meda Stefano Radice, che da sei anni gestisce la clinica odontoiatrica Radice in via Cadorna.
"Ho sentito uno scroscio provenire dal soffitto"
«Verso le 10.30 mi sono recato in studio per sbrigare delle faccende di carattere amministrativo - spiega il professionista - Poco dopo essere entrato ho sentito un gorgoglio provenire dal soffitto. Allora ho recuperato una scala e guardando dalla botola di ispezione del controsoffitto ho sentito un rumore simile allo scroscio di una doccia».
"Il controsoffitto della sala d'attesa è crollato a un metro da me"
Giusto una manciata di minuti, il tempo di avvisare il pronto intervento,
«e davanti a me, a circa un metro di distanza, è crollato il controsoffitto della sala d’attesa. Meno male che il cedimento non è avvenuto nella sala operativa», aggiunge il dentista, che fortunatamente non è rimasto ferito.
Radice ha avvisato il proprietario dei locali, a cui appartiene anche l’appartamento al piano superiore, ma dato che, partendo da Lecco, ci avrebbe messo del tempo ad arrivare, i Vigili del Fuoco di Seregno, prontamente accorsi in via Cadorna, hanno iniziato a intervenire per comprendere da dove provenisse la perdita d’acqua.
C'era una perdita nei tubi condominiali
«I pompieri si sono accorti che anche nell’appartamento sopra alla mia clinica, che è disabitato, c’era un allagamento - aggiunge Radice - Dopo ulteriori controlli è stato quindi appurato che si era verificata una perdita nelle tubature condominiali che passano in una colonna di cartongesso. L’acqua ha impregnato il mio controsoffitto, che ha ceduto».
La preoccupazione più grande, per Radice, era quella di non poter ricevere i pazienti il giorno successivo.
Ha sistemato il tutto per ricevere i pazienti in sicurezza
«Per fortuna i danni erano limitati e i Vigili del Fuoco mi hanno detto che avrei potuto aprire lo studio una volta messa in sicurezza la sala d’attesa - prosegue - Così domenica pomeriggio, con la forza e la determinazione tipica di chi è medese, ho provveduto a sistemare il tutto, a sgomberare il locale dai pezzi di controsoffitto e a ripulire. Solo l’area giochi è stata chiusa, mentre la sala d’attesa è stata rimpicciolita temporaneamente, ma l’area clinica non ha subito alcun danno e quindi già da oggi (lunedì) ho potuto accogliere i miei assistiti, dato che non c’è pericolo di ulteriori crolli».
"Ci vuole ben altro per fermarci"
Ci tiene a ringraziare «tutti coloro che sono accorsi preoccupati, dalle assistenti ad alcuni pazienti, per sincerarsi che non ci fossero feriti. Questo ci incoraggia a continuare e a non arrenderci di fronte a danni materiali come questi. Ci vuole ben altro per fermarci».