Albiate

Crolla soletta, chiuso centro profughi

La pericolosità dello stabile era stata evidenziata nel 2017 da un corteo inascoltato indetto dalla Lega

Crolla soletta, chiuso centro profughi
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Un inizio 2024 bollente sul fronte accoglienza profughi dopo che lo stabile di via IV Novembre ad Albiate in cui erano stati allocati da una cooperativa ha avuto un cedimento strutturale e solo per una serie di coincidenze fortuite non ci è scappato il morto.

Crolla soletta, chiuso centro profughi

A volere fare chiarezza sulla vicenda rendendola pubblica è stato l’assessore all’Urbanistica e alle Attività produttive, Yuri Volpi.

«Si tratta di una vicenda annosa che sto seguendo in prima persona e sulla quale i fatti mi stanno dando pienamente ragione - ha esordito il leghista - Per fare chiarezza dobbiamo fare un attimo un passo indietro al 10 agosto 2017, giorno in cui l’allora sindaco Diego Confalonieri ricevette, mentre era in ferie, la notizia che 18 richiedenti asilo erano stati alloggiati in una casa fatiscente a Ponte con l’approvazione del Prefetto. Il tutto proprio alla fine della Sagra di San Fermo che segna per noi albiatesi un po’ l’inizio delle vacanze estive. Rientrati in paese ci eravamo subito attivati come parte politica facendo un corteo che denunciò una situazione critica: lo stabile non era idoneo per questioni di sicurezza e per motivazioni igienico sanitarie ad accogliere 18 persone. Oggi purtroppo la nostra denuncia è divenuta realtà con il crollo di una soletta e ciò ha provocato danni che per fortuna non hanno coinvolto chi ci viveva».

L’Amministrazione si era del resto già attivata, dopo una segnalazione avvenuta a metà novembre 2023 ai Servizi sociali, con un sopralluogo da parte della Polizia locale e del settore Tecnico che avevano dichiarato non agibile lo stabile al quale aveva fatto seguito un’ordinanza ad hoc.

«Che dire? Nel 2017 noi avevamo sottolineato la pericolosità dello stabile, ma non siamo stati ascoltati e lo slogan: “Prefetto vergogna! Li hai messi in una fogna” è risultato veritiero - ha concluso Volpi - Ora non sappiamo dove i profughi siano stati redistribuiti dalla Prefettura, ma ribadisco la nostra lungimiranza nel prevedere un pericolo e se ci avessero ascoltato nessuna vita sarebbe stata messa a repentaglio. Ero andato io di persona in Prefettura a chiedere le autorizzazioni per il corteo. La Lega ha avuto ragione, non si trattava e non si tratta di non volere accogliere persone straniere in difficoltà, ma della necessità di allocarle in luoghi adatti e di distribuirle in modo equo nei vari Comuni, non come ha fatto la cooperativa che li ha messi in via IV Novembre».

Il corteo nel 2017

(in copertina una foto dello stabile di via IV Novembre nel 2017)

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