Da malato di Covid a volontario al centro vaccini: "Ragazzi, state attenti"
Davide Pozzoli è uno degli studenti del liceo Curie di Meda che si sono messi a disposizione all'hub di via Cialdini
Da malato di Covid a volontario al centro vaccinale di Meda, il 18enne Davide Pozzoli lancia un appello ai suoi coetanei: "Ragazzi, state attenti".
Da malato di Covid a volontario al centro vaccini
"Ho avuto il Covid-19 ed è stata dura, sono stato chiuso in casa per 26 giorni e il tampone non diventava mai negativo. Ora ho deciso di mettermi in gioco e di dare una mano al centro vaccinale di via Cialdini, proprio perché so cosa vuol dire ammalarsi ed è importante uscire al più presto da questa situazione». Davide Pozzoli è uno degli studenti del liceo Curie di Meda che con grande entusiasmo si è messo a disposizione come volontario al punto vaccinale gestito dall’Istituto Auxologico.
Studenti del Curie in prima linea
E’ uno dei sessanta giovani «angeli» che accolgono all’ingresso gli anziani che devono essere vaccinati, li aiutano a compilare i moduli, li accompagnano dai medici, contribuiscono a inserire i dati a computer e li assistono nell’area osservazione, avendo cura che siano trascorsi 15 minuti prima che lascino la struttura dopo il vaccino. Un’esperienza che lo sta arricchendo e attraverso la quale può esprimere la sua vocazione, quella di aiutare il prossimo e rendersi utile: "Devo iniziare anche il corso della Croce Rossa per diventare soccorritore. E’ il mio sogno". Intanto, per quattro ore ogni pomeriggio, in base agli impegni scolastici, dà un supporto a tutto il personale che a titolo volontario si sta occupando dell’inoculazione dei vaccini al Palazzetto dello sport. "Non appena il liceo ha offerto questa possibilità agli studenti maggiorenni ho colto l’occasione al volo - spiega - L’adesione è libera e ognuno di noi può decidere quanto tempo mettere a disposizione. Questa esperienza può essere considerata come volontariato oppure, per chi ne ha necessità, come alternanza scuola-lavoro".
L'appello ai coetanei: "Ragazzi, state attenti"
Un’esperienza che consiglia ai suoi coetanei, soprattutto a quelli che non rispettano le regole e vivono come se il virus non esistesse: "Bisogna stare attenti e non sottovalutare i rischi. Anche noi giovani possiamo contrarre il Covid. Anche se fortunatamente non l’ho preso in maniera forte e non sono stato ricoverato in ospedale è stata davvero dura. Ancora adesso ne porto i segni, l’olfatto e il gusto non sono quelli di prima e avverto dolori ai muscoli e alle ossa. Collaboriamo anche noi per evitare che altri si ammalino".