Tribunale

Dall'esposto alla condanna: vittoria degli ambientalisti contro il deposito illegale

Legambiente si era mossa già nel 2018, segnalando quanto stava accadendo in via dell'Offelera

Dall'esposto alla condanna: vittoria degli ambientalisti contro il deposito illegale
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Vinta dai cittadini del quartiere Sant’Albino e dal Circolo della Legambiente di Monza la causa penale contro i proprietari di un’area agricola (di fatto e di diritto), che era  stata trasformata in un deposito inquinante di automezzi pesanti.

Dall'esposto alla condanna

Si sono detti soddisfatti i rappresentanti del circolo Legambiente di Monza, dopo che il Tribunale, in settimana, ha condannato papà e figlio per reati ambientali commessi nell’area di via dell’Offelera di Monza nel quale era stato creato anche un distributore di carburanti illegale.

Le prime segnalazioni nel 2018

A fine marzo del 2018 il Circolo Legambiente di Monza aveva ricevuto la segnalazione  da parte di alcuni abitanti del quartiere di Sant’Albino che il nuovo proprietario  dell’area posta a nord di via della Offelera (zona sud est di Monza, al confine con  Brugherio), stava abbattendo gli orti esistenti, sbancando il terreno e recintando  l’area.  Per tale motivo, il 20 aprile 2018 il Circolo ha inviato una segnalazione al Comune e  alla Provincia e trasmesso un comunicato alla stampa locale nel quale si diceva che  erano in corso lavori di sbancamento, lavori edilizi e la formazione di un deposito di  automezzi pesanti su quell’area agricola, opere che erano in evidente contrasto con  gli strumenti urbanistici sia comunali (Pgt) sia provinciali (Ptcp) che  prevedevano una loro destinazione e uso di tipo agricolo, aree anche di tipo strategico. Peraltro nessuna risposta era pervenuta in quell’anno dal Comune.

L'esposto

Dopo la raccolta firme e la segnalazione alle autorità competenti dei residenti di via  Caprera e altri di quella zona, il 6 febbraio del 2019, a sostengo di quella azione di  protesta popolare, il Circolo Legambiente di Monza ha presentato un esposto alla  Procura della Repubblica di Monza e ai Carabinieri Forestali di Carate rilevando  possibili illeciti penali e/o ambientali in quella via.

Il sequestro dell'area

Finalmente, il 24 maggio 2019, l’area agricola di circa 8.000 metri quadri, trasformata nel  deposito di Tir, è stata sequestrata da un’azione della Polizia Locale del Comune di Monza che dava seguito alle indagini della Procura. È iniziato quindi il processo contro  i proprietari e Legambiente Lombardia si è costituita parte civile, assistita dal Centro  di Azione Giuridica dell’associazione. Solo in questi giorni è stato letto il  dispositivo della sentenza che condanna i proprietari, le cui motivazioni saranno  pubblicate entro 90 giorni.

Vittoria degli ambientalisti contro il deposito illegale

Il Circolo Legambiente di Monza esprime viva soddisfazione per il risultato raggiunto  che dimostra come sia necessario tutelare il territorio agricolo da usi impropri per  motivi ambientali, idrogeologici, paesaggistici, per la biodiversità e contro  l’inquinamento dell’aria. Formula altresì una forte ringraziamento ai cittadini che si  sono mossi, alla Procura della Repubblica e al Corpo della Polizia locale.

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