Fermati dai Carabinieri

"Dammi i soldi o ti ammazzo": arrestati rapinatori seriali

Entrambi erano percettori del reddito di cittadinanza

"Dammi i soldi o ti ammazzo": arrestati rapinatori seriali
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Pistola (finta, ma senza tappino rosso) in mano, minacciavano di morte  il cassiere di turno se non avesse consegnato loro l'incasso.

"Dammi i soldi o ti ammazzo"

Modalità che ormai era diventata abituale per i due rapinatori che, negli ultimi mesi, hanno colpito nelle filiali di Tigotà tra la Brianza e Milano.

Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Desio, hanno arrestato in flagranza di reato, due uomini, un 50enne pluripregiudicato, già noto alle forze dell’ordine per aver assestato altri colpi negli anni precedenti, e il suo complice 42enne, residenti il primo nella provincia di Milano mentre l’altro in quella di Monza e della Brianza, entrambi percettori del reddito di cittadinanza, per rapina aggravata in concorso.

Il colpo a Muggiò

L'arresto è avvenuto al Tigotà di Muggiò, dove i militari, hanno notato l’auto Smart, oggetto d’indagine, con a bordo due persone corrispondenti agli elementi acquisiti in relazione a precedenti analoghe rapine commesse negli stessi esercizi commerciali nelle provincie milanesi e in particolare quelli di Desio, Paderno Dugnano, Senago, Garbagnate Milanese, Milano, Nova Milanese e appunto Muggiò.

Cassiera minacciata

Il veicolo era posteggiato con il motore acceso accanto all’esercizio commerciale e, mentre il 42enne rimaneva alla guida del veicolo, il complice, con lo stesso modus operandi acquisito nel corso delle fitte indagini mosse dalla compagnia di Desio, indossando un cappellino da baseball di colore nero marca "Adidas", ha fatto irruzione all’interno del negozio e, sotto la minaccia di una pistola rivelatasi successivamente finta e priva di tappo rosso, ha preteso dall’impiegata l’incasso di euro 400 circa, per poi darsi entrambi alla fuga a bordo del citato veicolo.

L'arresto

Senza perderli di vista, i militari hanno subito intercettato e bloccato a poca distanza, a Cinisello Balsamo i due rapinatori, recuperando l’arma e la somma di denaro sottratta, restituita al direttore dell’esercizio, con sollievo della cassiera, nata a Carate Brianza nel 94 e residente in provincia.

Gli arrestati, sono stati portati presso la casa circondariale di Monza, a disposizione della Procura della Repubblica di Monza.

Le indagini

Decisive sono state le immagini estrapolate dalle telecamere di sorveglianza di alcuni esercizi commerciali ubicati nelle vicinanze, nonché le testimonianze rese dalle vittime.

Una lunga serie di rapine

Sono stati inoltre recuperati gli abiti indossati durante la rapina e, all’esito dell’attività, i militari di Desio, attraverso la collaborazione con le  Compagnie di Rho e Sesto San Giovanni e il Commissariato PS Milano Cenisio, sulla base degli elementi posti al vaglio della Procura della Repubblica di Monza, ritengono di avere chiuso il cerchio e non escludono che i due malviventi siano i responsabili dei colpi seriali effettuati in un solo mese, come detto, negli esercizi commerciali di entrambe le province milanesi e sono tuttora in corso le indagini coordinate dalla Procura di Monza per stabilire la posizione di entrambi, e un ammanco per le casse degli esercizi commerciali, rapinati di circa 6000 euro.

Il precedente

Nel 2005, uno dei due banditi, all’epoca 32enne, aveva puntato un cacciavite alla gola di una donna incinta di otto mesi durante una rapina all’interno di una filiale Bnl di Milano. Il rapinatore, già allora gravato da precedenti di polizia, era stato arrestato e ritenuto responsabile di altre due rapine in banca compiute con la stessa tecnica e portate a termine nell’hinterland di Milano.

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